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Gigi D’Alessio, il concerto (saltato) a Cerignola finisce in tribunale

Querele a raffica tra sindaco e organizzazione

Finisce in Tribunale la querelle sul concerto che Gigi D'Alessio avrebbe dovuto tenere a Cerignola il 3 settembre prossimo.

LA VICENDA. Il sindaco di Cerignola, Franco Metta, ha nei giorni scorsi comunicato di aver denunciato Caterina Mandurino dell'associazione culturale "Musica & Parole, per il reato di truffa, relativamente all'organizzazione della manifestazione musicale e, soprattutto, per ciò che concerne l'aspetto dell'occupazione di suolo pubblico degli spazi esterni al campo sportivo Monterisi, che avrebbero dovuto essere occupati da gazebo e bancarelle. Su Facebook – social network particolarmente utilizzato da Metta -, il sindaco aveva scritto: “Attenzione attenzione attenzione. Ho tra le mani una ricevuta rilasciata da una associazione che si chiama “Musica e parole”, con la quale di incassano euro per postazioni esterne al campo sportivo in occasione del concerto di Gigi D’Alessio. Avverto tutti che si tratta di iniziativa non autorizzata, illegale contro la quale stamattina stesso sporgerò denuncia presso il commissariato di polizia. Attenzione a non farvi fregare. Cchi ha pagato si faccia restituire il denaro”. Poi, la notizia ufficiale dell’annullamento del concerto.

LA REPLICA. Ora, però, arriva la replica: "Io non ho truffato nessuno e men che meno il comune di Cerignola - spiega la Mandurino, membro del consiglio direttivo dell'associazione - e i fatti non sono andati così come raccontato da Metta. In verità – spiegano da Musica & Parole - l'associazione ha presentato regolare domanda di concessione dello stadio Monterisi per il concerto di Gigi D'Alessio, ha ricevuto la relativa autorizzazione dal Commissario Prefettizio e ha protocollato la domanda per la concessione degli spazi esterni al campo sportivo da utilizzare per gazebo e stand gastronomici, all'uopo allegando apposita planimetria e ricevendo assicurazioni informali sulla possibilità di utilizzare detti spazi. “Quanto poi al fatto che io abbia utilizzato un nome falso per sottoscrivere il contratto con D'Alessio – evidenzia la Mandurino - è cosa falsa della quale Metta sarà chiamato a rispondere nelle opportune sedi. Invero, io - come del resto tutti i componenti del direttivo dell'associazione Musica & Parole - ho la possibilità di firmare atti, contratti e quant'altro al posto del presidente. Dunque non temo le accuse di Metta e proverò la linearità del mio comportamento e l'assenza di qualsivoglia ipotesi di reato”.

LE INGIURIE. Contestato, poi, i comportamenti del sindaco di Cerignola, “tutti improntati alla palese violazione di legge, a partire dai suoi continui attacchi su Facebook. Ho, quindi, querelato Metta per ingiuria e diffamazione – ribadisce la Mandurino -, sottoponendo al magistrato inquirente la valutazione della sussistenza di altri e più gravi reati commessi in mio danno ed estendendo la querela a tutti quelli che si sono resi responsabili di fatti delittuosi in mio danno, a partire dai commentatori di Facebook, che mi hanno pubblicamente definita truffatrice, vacca, zozzona e molto altro ancora. Sarà, dunque, il Tribunale a mettere la parola fine sulla vicenda del concerto di Gigi D'Alessio a Cerignola individuando e sancendo le responsabilità penali dei protagonisti e di quanti hanno ritenuto di dovermi infangare oltre ogni ragionevole misura".

di Redazione 


 COMMENTI
  • Giada

    29/07/2015 ore 13:12:13

    C'è io non ho parole sempre le solite cazzate sparate qui sopra?!
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