CONSUMATORI E SINDACATI. Ma dopo le denunce dei consumatori – oggi anche l’Unione consumatori tuona: “Da questa situazione il Comune pare trarre il duplice vantaggio di fare cassa con la riscossione delle sanzioni e con le monete che il parchimetro sottrae all'ignaro cittadino, che confida nel puntuale funzionamento del parchimetro” -, arrivano anche le lamentele dei lavoratori. Tra i primi a insorgere, il sindacato Fast Puglia e Basilicata si fa portavoce dei “già tanto bistrattati addetti alla sosta tariffata, che sono i primi interlocutori di automobilisti e cittadini arrabbiati”.
LE AGGRESSIONI. “I 93 addetti alla sosta tariffata – spiega la Fast - svolgono il proprio lavoro sempre in strada e nella più totale precarietà e devono, soprattutto, affrontare le lamentele e i disagi derivanti dai parchimetri fuori servizio e dalle strisce blu ormai inesistenti in molte zone. Moltissimi sono, infatti, i parchimetri fuori uso, a causa di malfunzionamenti, rotture o addirittura atti vandalici contro le colonnine. Questo disagio per i cittadini, inoltre, mette in difficoltà gli stessi operatori, che sono così sottoposti anche a rischio aggressione, nel caso in cui dovessero fare il proprio dovere e multare ugualmente gli automobilisti non in regola”.
SENZA DIVISE. Tutto questo, evidenzia il sindacato, senza considerare le condizioni in cui lavorano: “Il servizio degli operatori, altamente qualificato e di responsabilità, viene svolto in condizioni di reale disagio. Si continua ad operare senza la fornitura di una divisa adeguata, nonostante l'incarico di pubblici ufficiali, senza un ufficio, visto che a fine turno si consegnano le multe in mezzo alla strada, senza uno spogliatoio, senza servizi igienici e senza sorveglianza sanitaria”.
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