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Entrano in casa per rapina, palpeggiano la mamma davanti alla figlia di 3 anni e provano a incendiare l'abitazione

Quattro arresti a Cerignola

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cerignola hanno tratto in arresto in flagranza di reato Ahmed Yania, classe ‘74, Bouchasib Manih (’64), Abdelaziz Norezine (’78) e Mohamed Nane (’90), responsabili dei reati di rapina in abitazione, violenza sessuale, incendio ed estorsione.

LA RAPINA. I quattro, alle prime luci dell’alba, subito dopo che il capofamiglia si era allontanato per incombenze varie, si sono introdotti furtivamente presso l’abitazione delle vittime, sorprendendo una donna e sua figlia di tre anni  origine marocchina ma dimoranti da tempo in località Borgo Tressanti di Cerignola. I malfattori hanno cominciato a rovistare dappertutto per impossessarsi di denaro ed eventuali oggetti di valore, tenendo sotto giogo la donna, mentre la bambina - in preda al panico -, scoppiava in lacrime durante la violenta azione delittuosa.

LA VIOLENZA. Non riuscendo a reperire quanto desiderato, i quattro - sotto l’evidente effetto di sostanze alcoliche -, minacciavano la vittima di appiccare il fuoco alla sua abitazione mentre cominciavano a palparla nel chiaro intento di violentarla.A quel punto la donna, ha cominciato a lanciare delle disperate grida di aiuto, recepite da una persona poco distante, il quale interveniva e prospettando loro di chiamare i Carabinieri, dissuadeva i malfattori dai loro intenti, spegnendo tra l’altro l’incendio del materasso che gli stessi avevano già appiccato.

GLI ARRESTI.  I quattro si allontanavano a bordo di un Fiat Scudo, appena rubata e dopo qualche ora le vittime venivano contattate telefonicamente: veniva loro richiesto di consegnare una somma indefinita di danaro per potere riottenere il possesso del mezzo rubato ed evitare che lo stesso fosse dato alle fiamme. Rientrato il capofamiglia, le vittime richiedevano aiuto al “112” denunciando quanto accaduto ai Carabinieri, che intervenivano a Stornara sorprendendo gli aguzzini, ancora in possesso di 200 euro, ottenuti dalle vittime a titolo estorsivo. Veniva inoltre accertato che gli estorsori, non contenti della somma consegnata, non avevano intenzione di restituire il mezzo asportato alle vittime, chiedendo una ulteriore somma di danaro. Le indagini hanno consentito di rinvenire la vettura, poco dopo l’arresto dei malfattori, in una zona periferica di Cerignola ed è stata poi riconsegnata ai legittimi proprietari. Gli arrestati sono stati associati presso la casa circondariale di Foggia.

di Redazione 


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