Stampa questa pagina

Rifiuti, l'emergenza c'è ma non si vede

Lavori urgenti in discarica per evitare il collasso. Intanto il Comune avvia l'iter per acquisire il 30% di Amiu

L’emergenza c’è, ma non si vede. O meglio, si è spostata. Perché in città l’Amiu sta operando, anche bene, la raccolta dei rifiuti procede e Foggia è oggettivamente meno sporca. L’emergenza natalizia sembra ormai soltanto un brutto ricordo. Sembra.

LE DISCARICHE. Perché basta spingersi qualche chilometro più in là, alle porte di Foggia, per comprendere che un’altra emergenza sta covando sotto terra, nel vero senso della parola. Il problema, ora, è rappresentato dalle discariche: sature. Da febbraio scorso Amiu era stata autorizzata a conferire rifiuti per sei mesi nel lotto “A" della cosiddetta discarica di soccorso, ma quell'area a partire da fine aprile è già esaurita. La quantità dei rifiuti prodotta evidentemente ha superato le previsioni. La mancata attivazione di un progetto organico di raccolta differenziata ha fatto il resto e costretto nuovamente ad approntare un piano di emergenza.
RITORNA LA "FRISOLI". Come dire che la polvere messa sotto al tappeto è troppa e il tappeto rischia di non riuscire più a coprirla. Da qui il cambio di rotta. Da circa dieci giorni Amiu, su ordine del sindaco, ha iniziato a conferire i rifiuti presso la discarica storica, cosiddetta "Frisoli", la stessa che fu sequestrata nel 2008 per irregolarità ambientali e dissequestrata tre anni dopo, ma esclusivamente per permettere i lavori di messa in sicurezza. Il provvedimento del tribunale del 2011 autorizzava il conferimento dei rifiuti al solo fine di approntare muri e argini rinforzati. Le opere ora saranno eseguite dalla società del Geom. Ciro Frisoli & C. di Antonia Coccia, titolare di un apposito brevetto.
PROGETTO COMPLESSO. Lo prevede la nuova ordinanza d'urgenza, firmata da Mongelli "al fine di prevenire gravi emergenze sanitarie e seri pericoli per la salute pubblica". Una formula, inserita quasi stancamente a giustificazione del provvedimento, che serve però a confermare, se ancora non fosse chiaro, che l'allarme rifiuti non è cessato. I prossimi mesi saranno decisivi per il futuro delle discariche in città. Le opere di rinforzo dei muri di contenimento della discarica non saranno le uniche a dover essere eseguite. Il progetto predisposto è infatti più articolato e complesso. L'ipotesi, tutt'altro che remota, che gli spazi individuati inizialmente non siano sufficienti ad abbancare l'intero quantitativo giornaliero di rifiuti prodotti ha indotto il Comune a imporre all'impresa Frisoli l'allestimento di un'ulteriore area per il deposito temporaneo di rifiuti da situare a ridosso della discarica ex Agecos. Un'operazione delicata che dovrà avvenire adottando tutte le prescrizioni tali da scongiurare ogni pericolo di diffusione aerea di inquinanti e da assicurare il contenimento del percolato. E non è tutto. Contemporaneamente l'impresa Caroprese, aggiudicataria dei lavori messi a gara dal Comune, dovrà eseguire un intervento che possa estinguere definitivamente i focolai di incendio attivi da mesi in discarica. Il progetto messo a punto dalla Provincia di Foggia prevede lo spostamento di parte dei rifiuti che coprono l'incendio e il successivo riposizionamento dopo la rimozione del focolaio.
IN ATTESA DELL'AUTORIZZAZIONE. Dal Comune il piano viene fatto passare come soluzione di tutti i mali. Al termine di tali operazioni, il tutto dovrebbe permettere il conferimento dei rifiuti anche da parte degli altri comuni appartenenti al bacino Fg/3 e trasformarsi in fonte di guadagno per Foggia. Ma le difficoltà non sono poche: i tempi, innanzitutto, ristretti; in secondo luogo i ritardi nell'attivazione di un serio programma di raccolta differenziata che incida a valle nella produzione dei rifiuti. Dopo l'estate dovrebbe partire il progetto annunciato nel mese di marzo a Palazzo di città ma ulteriori ritardi potrebbero definitivamente pregiudicare la situazione. Resta, poi, il paradosso dell'utilizzo di un'area, come quella di Passo Breccioso, tuttora priva dell'Autorizzazione Integrata Ambientale.
IL COMUNE ACQUISTA QUOTE DELL'AMIU. Intanto, come anticipato da Foggia Città Aperta, la Giunta di Palazzo di Città ha formalmente approvato una manifestazione di interesse per l'acquisto di una quota compresa tra il 20 e il 30% del capitale sociale di Amiu. L'acquisto delle quote, di un valore compreso tra 1,2 e 1,7 milioni di euro, potrà avvenire attraverso la valorizzazione e il conferimento di immobili di proprieta comunale ancora da individuare. E' il primo atto ufficiale dell'iter che dovrebbe portare al sodalizio tra i Comuni di Foggia e Bari per la cogestione dell'Amiu. Ma il vero scoglio sarà il passaggio necessario in Consiglio Comunale. La maggioranza "ballerina" di questi giorni rende la decisione alquanto incerta.
 
 
IN BASSO L'ORDINANZA SINDACALE FIRMATA DA MONGELLI.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload