Lucca Comics, una strabiliante, confusionaria e affollata rassegna di libri

Libridintorno di Giuseppina Dota

Che giustamente, che ci azzecca con i libri? Poco, tutto sommato, e comunque meno di quanto il titolo “Comics” lasciava presagire di voler raccogliere sotto la sua denominazione, fumetti seriali, graphic novels,  edizioni rare e pregiate di tavole speciali…
C’è questo, al Lucca Comics, e anche in copiosa produzione,  ma quello che avreste visto è infinitamente più strabiliante, confusionario, affollato di una rassegna di libri, sia pure la più importante in Europa, tra le più frequentate (si parla di duecentomila biglietti venduti, quest’anno, e se questo numero vi impressiona così, provate a immaginare che solo la metà e forse nemmeno quella delle presenze acquista il biglietto per gli stand, la maggior parte dei visitatori del Festival va a Luca per guardare/indossare i Cosplay e per lasciarsi affascinare dal fascino e dalla capacità e dalla naturalezza, interamente toscani, di accogliere una astronave in mezzo a mura millenarie, senza scomporsi affatto).
In un venerdì festivo con un clima assolutamente da primavera meridionale salire sulle Mura gremite di figuri in costumi delle più varie e non sempre conosciute fogge, passeggiare gomito a gomito e talvolta usare gli stessi per farsi largo o difendersi dalle attenzioni di redivivi zombie, e buttare uno sguardo giù dalle Mura e non vedere l’asfalto, tanto la folla variopinta, in costume o meno che fosse, copriva ogni angolo che si offrisse alla vista…  “Oceanica” è una attribuzione non eccessiva, se pensate che Lucca ha 80.000 abitanti, compresi conigli e cavalli nelle fattorie sulle colline!
Solo che io, bambina degli anni ’80 e adolescente del decennio successivo, al sentirmi dire “troverai gente vestita come i personaggi dei cartoni animati e delle serie televisive” ho setacciato ogni sanpietrino cercando Candy Candy abbracciata a Mork di Mork&Mindy, fiduciosa che Arsenio Lupin e Arnold stessero a bersi una spuma insieme e prima o poi sarebbero comparsi… Macché.  Stuoli di innumerevoli Sailor Moon, Dragonball Z, Ezio Auditore (Assassin’s Creed, suggeriva la mia Virgilio, per fortuna di età adatta a presentarmi i cartoni animati di epoca recente): quando ho riconosciuto cinque individui vestiti di nero che ballavano insieme e gli ho chiesto se fossero gli spazzacamini di Mary Poppins erano quasi più commossi di me.
L’anno prossimo ci torno, mi vesto da Venus e sicuramente vinco a mani basse il premio nella categoria Vintage…


 COMMENTI
  •  reload