Umberto Romaniello e le Marachelle di Federica in Biblioteca

Libridintorno di Giuseppina Dota

FEDERICA. La mostra in esposizione fino al 30 aprile presso la Biblioteca foggiana si chiama “Federica e le sue marachelle”, allegre strisce di vignette del disegnatore satirico foggiano Umberto Romaniello.
La Federica musa ispiratrice del personaggio protagonista delle strips è una splendida bambina di cinque anni,  grandi occhi scuri espressivi e una caterva di riccioletti disordinati e allegri, tenuti a bada dai codini, che mi ha fatto un autografo, molto partecipe del suo ruolo fondamentale in questo successo del papà.
La Federica di carta non si discosta molto, è solo più spettinata. L’idea è nata come una giocosa osservazione, dice il papà, che ha cominciato solo per fissare i ricordi di una bimba piccola al mare, in una felice estate nella spensierata età dell’infanzia.
Ma l’osservazione attenta può tradursi in ritratto di un modo di sentire, in una percezione senza retorica dei rapporti umani e familiari ai tempi nostri, e l’idea allarga i confini che all’inizio si era data. Le strip mostrano Federica a casa, a scuola, con gli amichetti, nelle relazioni con i grandi, nell’alternanza dell’allearsi con papà o con mamma secondo chi sia il genitore-poliziotto della circostanza, preoccupata delle prime vanità, dei primi teneri conflitti, il mondo intorno come sfondo sempre presente, mai preponderante ma mai estraneo.
Immaginare Federica compagna di osservazioni di Mafalda è un attimo, e allora le domande zampillano curiose e un po’ indiscrete:

Federica di carta sarà un po' Mafalda dei tempi nostri, e cioè uno sguardo pulito ma disincantato per osservare il mondo, o sarà al contrario lo sguardo del papà che ripercorre l'infanzia?
Boh!? forse entrambe le cose.
 
Ci sono quindi cose che i bambini dicono meglio dei grandi? è questo che ha fatto nascere il progetto?
In realtà a questo ci sono arrivato dopo, nel senso che in effetti inizialmente la cosa è partita davvero per gioco annotando su di uno di quei blocchetti che lasciano nelle camere d'albergo le varie fesserie che mia figlia combinava al mare.
Però quel che dici è verissimo ed è alla base della loro spontaneità, credo sia questa la forza di Federica ma del resto di tutti i bambini.
 
E tu, la vinci, la tentazione di far dire a Federica cose che diresti tu, o cedi?
Io e Federica ci assomigliamo moltissimo e si finisce sempre con l'essere d'accordo più o meno su tutto. C'è molta complicità tra di noi. Son sicuro che quello che dirà lei nel fumetto rispecchierà molti rospi del papà.
 
Federica di carta crescerà con Federica? ci hai già pensato? o sarà sempre una bambina?
Federica, come tutti i personaggi dei fumetti, rimarrà sempre una bella bimba. Spero possa essere così anche per quella in carne e ossa ma ho seri dubbi in merito.
 
Ci sarà un libro?
Al momento sto valutando alcune proposte editoriali così come continuo con alcune collaborazioni già in piedi. Probabilmente ci saranno nuove sorprese attorno al personaggio di Federica più o meno legate al mondo della solidarietà ma non posso dirti di più perché non c'è ancora nulla di tangibile.

Immagino che un territorio come il nostro sia una inesauribile miniera di stimoli, ma anche un serio limite per i riscontri. Il disegno è il tuo lavoro principale? Cosa ha bisogno, a Foggia, di essere ridisegnato con più urgenza? scegli liberamente tra un luogo fisico o un luogo della foggianità intesa come atteggiamento mentale…
No, fortunatamente non campo disegnando, morirei di fame sennò! faccio il precario a tempo indeterminato da quasi vent'anni alla provincia. Ma a parte questo, penso che a Foggia quel che serve davvero siano i foggiani. Credo moltissimo nella cittadinanza attiva, cerco di inculcarla anche in mia figlia. Sono convinto che se ognuno potesse dare quel che può, a partire dalle piccole cose, Foggia non sarebbe quella che è.
 
Da disegnatore a disegnatore. Il pezzo dopo di quello su di te, nel blog, penso sarà su Andrea Pazienza.
Però! che onore! beh, un grande bruciato troppo velocemente. Penso di campare un po’ di più di Pazienza ... per lo meno spero. Soffro solo un po’ di gastrite ma per il resto dovrei durare ancora un po’.

Secondo me mentre scriveva questa risposta, l’autore faceva anche una vignetta apotropaica, che mi piacerebbe avere se esistesse davvero…
 
 
PS: la foto è di Michele Sepalone


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