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  • Pubblicata il: 04/05/2021 10:15:02

Arresti in Comune, lo scontro di Iaccarino con Landella: "Io e il sindaco ci siamo uccisi, mi bloccava tutti i progetti..." 

Ed emerge forte la figura di Cusmai: "Mo' che diventa assessore..."

Che fosse ‘turbolento’ il rapporto tra il sindaco Franco Landella e l’ex presidente del Consiglio comunale, Leonardo Iaccarino, era storia nota. Una conflittualità – acuita dopo il ‘caso pistolero’ – che però già in passato era stata sedata con provvedimenti ad hoc, come quello di cui abbiamo già parlato, che ha di fatto salvato la legislatura, consentendo l’approvazione del bilancio e nessuna sfiducia a Landella (Leggi: Solstizio di maggioranza: quella delega a Iaccarino che salvò la legislatura). Nelle pagine dell'ordinanza che ha portato all’arresto di Iaccarino e Capotosto, emerge però una forte contrapposizione tra l’ex presidente dell’assise comunale e il primo cittadino. E si fa (potenzialmente) pesante un’altra figura che Iaccarino prova a giocarsi nelle sue 'trattative': il cugino Rosario Cusmai.

I RUOLI. Nelle carte dell'inchiesta, gli inquirenti giudicano infatti “interessante, almeno a dimostrare la possibilità di poter giungere ad altri accordi corruttivi” l’elemento per cui Iaccarino “invita Landini a prepararsi a grandi cose perché dal 22 settembre 2020, giorno successivo alle elezioni regionali svoltesi in Puglia, il di lui cugino Rosario Cusmai sarà il nuovo assessore all'agricoltura della Regione Puglia”. Mancano pochi giorni: è infatti venerdì 18 settembre 2020 e Iaccarino, insieme al dipendente comunale Giuseppe Melfi, anche lui indagato, si è recato a Bovino presso la sede dell'impresa di Francesco Landini, per intascare il saldo dei 5 mila euro, promessigli dall'imprenditore, che nel corso dell'interrogatorio ha ammesso di aver intascato. Landini – si legge nell’ordinanza – “a tal punto ribatte che in ragione del ruolo istituzionale che ricopre Iaccarino, e quindi grazie al suo interessamento, egli sarebbe dovuto diventare una potenza a Foggia", accusandolo però di "non essersi fattivamente impegnato" in una delle aziende partecipate (dall'Amiu all'Ataf). E' qui che Iaccarino replica, addebitando la sua impossibilità ad agire a causa dei contrasti con il sindaco Franco landella, che già in passato ne aveva bloccato alcuni progetti. 

LA RICOSTRUZIONE.  
Leonardo Iaccarino: Oh, mo te lo dico mo… inizia ad accocchiare che mo che fa l'assessore quello devi essere pronto… faremo grandi cose, ma grandi, si… Mo inizia a dire… Martedì è arrivato… Se io ti dico una cosa che quello andrà a fare l'assessore all'agricoltura… comincia a prepararti
Giuseppe Melfi: Francesco ma quello che deve fare è l'azienda Zaccagnini
Iaccarino: Ma quello che sono 700 ettari…
Francesco Landini: Allora io a lui rimproverato  (incomprendsibile) perché lui che per il ruolo che ha, a me mi poteva far diventare una potenza a Foggia…
Iaccarino: E sì ma io ti sto dicendo...
Landini: non si è impegnato più
Iaccarino: no Francesco non è così..
Landini: Né all'Ataf, né all’Amica, all'Amiu
Iaccarino: No Francesco allora devi capire...
Melfi: Vedi che là è il sindaco
Iaccarino: Ma tu hai letto le diatribe tra me e il sindaco, ci siamo uccisi... 
Landini: E che te ne frega a te... 
Iaccarino: Quello è il numero uno, io sono il numero due ed ogni cosa me l'ha bloccata, Francesco te lo giuro sulla testa dei miei figli, mi bloccava ogni cosa...

di Redazione