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#FoggiaLiberaFoggia, la città scende in piazza al corteo antimafia

Sono più di 10.000, secondo gli organizzatori, i foggiani che sono scesi in piazza al corteo antimafia organizzato dopo l'appello lanciato Libera e l'adesione di centinaia di gruppi e associazioni.

LE ROSE. Un fascio di rose rosse è stato lasciato in viale Candelaro, all'altezza del civico 27, dove il 2 gennaio scorso è stato ucciso il commerciante d'auto Roberto D'Angelo. Da qui è partito il corteo di 'Foggia Libera Foggia', iniziativa promossa per rispondere all'escalation criminale nei primi giorni dell'anno: tre incendi, a due bar e una macelleria; l'omicidio di D'Angelo; e l'attentato dinamitardo all'auto del manager sanitario Cristian Vigilante, testimone in un'indagine contro la mafia foggiana.

DON CIOTTI. "Siamo qui - ha detto il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti - per disinnescare la miccia della paura e della rassegnazione. Siamo qui per fare emergere i tanti valori della nostra terra affinché ci sia un passaggio, un cambiamento. È importante che ci sia continuità. Noi non possiamo lasciare la responsabilità solo sulle spalle della magistratura e delle forze di polizia, perché c'è una responsabilità di noi cittadini. Guai se non fosse così, guai se viene meno questo".

di Redazione 


 COMMENTI
  • Roby

    11/01/2020 ore 10:03:19

    Una grandissima mobilitazione ,come definita da Don Ciotti, che spero squota le coscienze dormienti di questa citta',di quelli indifferenti e ancora più grave i silenziosi collusi,da questa mobilitazione devono seguire azioni concrete da parte delle istituzioni e dello Stato che negli ultimi tempi e' stato presente,iniziando dalle piccole cose come i comportamenti di civilta' che ognuno deve porre e di senso civico,non tollerando da parte delle istituzioni nessuna illegalita' e con controlli più severi e continui,poi educando le nuove generazioni che saranno la classe dirigente del futuro ,a vivere in una societa' con il rispetto delle persone e delle cose.
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