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A Foggia arriva… Dio

“Storia stupefacente della filosofia”

“Fondatore e CEO dell'Universo. Entra sempre nel bagno delle donne, perché c'è scritto Signore”. È ciò che si legge a proposito di Dio, quanto meno sulla sua pagina Facebook. A firmarla non è l’Altissimo in persona ma Alessandro Paolucci alias, appunto, @Dio.

MIGLIAIA DI UTENTI. Con questo nickname, infatti, giocando su satira ed empirismo, attraverso i suoi post dissacranti l’autore di “Storia stupefacente della filosofia” (IlSaggiatore, 2022) si è conquistato la fiducia di centinaia di migliaia di utenti, diventando un punto di riferimento sui social per giovani e meno giovani. Lunedì 21 novembre, Alessandro @Dio Paolucci sarà a Foggia per un doppio appuntamento: alle ore 10.30 incontra gli studenti del B. Pascal e alle 18 presenta il suo libro nella sala narrativa della Biblioteca “La Magna Capitana”, in collaborazione con la libreria Ubik e con IlSottoSopra.

LE SOSTANZE CONSUMATE DAI FILOSOFI. Dall’hashish di Walter Benjamin all’oppio di Friedrich Nietzsche, dalle cerimonie allucinogene di Platone ai trip di Michel Foucault: il libro di Alessandro Paolucci è una controstoria della filosofia attraverso le sostanze consumate dai suoi protagonisti… Al di là dello spirito giocoso però, il testo indaga in profondità le riflessioni dei più noti pensatori occidentali.

UOMINI NOIOSI. Che cosa sappiamo davvero dei grandi pensatori della storia? La cultura istituzionale, i ritratti fatti da artisti e biografie ufficiali, i professori a scuola e in università ce li hanno sempre presentati come pedanti uomini dalla lunga barba bianca, impegnati a sondare i meandri dell’Essere tra tomi polverosi e attività noiose. Ma se qualcuno ci dicesse che il mito della caverna di Platone è il prodotto di una visione dovuta a una bevanda allucinogena, che il Superuomo era drogato dai farmaci di cui abusava il suo Nietzsche e che alcuni dei testi più importanti di Sartre sono stati scritti ingoiando dieci pasticche di anfetamina al giorno? In fondo, la via per raggiungere la verità spesso fatta di deviazioni stravaganti.

IL LIBRO. Alessandro Paolucci ci conduce in un curioso viaggio nella filosofia attraverso le sostanze consumate dai suoi più eminenti protagonisti: dagli esperimenti con l’hashish di Walter Benjamin a quelli con la cocaina di Sigmund Freud, dalla probabile tossicodipendenza dell’imperatore filosofo Marco Aurelio all’Lsd che Ernst Jünger assumeva insieme all’amico Albert Hofmann. Paolucci scrive una vera e propria contronarrazione psicotropa del pensiero occidentale, muovendosi tra le epoche e i continenti, tra le cerimonie dei Misteri Eleusini cui ebbe probabilmente accesso Platone – durante le quali i partecipanti andavano in trance sorseggiando il misterioso ciceone – e l’Hotel della Posta di Rapallo nelle cui stanze Friedrich Nietzsche curava la sua emicrania stordendosi di oppiacei, fino a raggiungere il deserto della Death Valley teatro dei trip del visiting professor Michel Foucault. “Storia stupefacente della filosofia” è nel contempo un compendio di idee rivoluzionarie e un’accurata ricostruzione biografica del lato più umano della speculazione teorica.

L’AUTORE. Alessandro Paolucci è nato a Foligno nel 1981, lavora nell’ambito della comunicazione digitale. È l'ideatore dell’account @Dio, seguito da centinaia di migliaia di persone tra Twitter, Facebook e Instagram.

di Redazione 


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