Al via il Festival della Letteratura Mediterranea: “La fatica di restare”
XVIII edizione in quel di Lucera
Il Festival della Letteratura Mediterranea torna a far vibrare la città di Lucera con la sua XVIII edizione, in programma dal 18 al 21 settembre. Un ritorno atteso e sentito, che si innesta nel più ampio cartellone dei Grandi Eventi di Lucera 2025 – Capitale Cultura Puglia, e che segna una rinascita culturale forte e simbolica per tutto il territorio. Organizzato da APS Mediterraneo è Cultura, con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Foggia, Comune di Lucera, Comune di Biccari, GAL Meridaunia, Accademia di Belle Arti di Bari – Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte, e il sostegno convinto di Fortore Energia.
RESTARE E COSTRUIRE. “La fatica di restare” è il tema attorno al quale ruota l’intero impianto di questa edizione. Una scelta coraggiosa, meditata, che non vuole dare risposte ma accendere domande. Restare non come atto passivo o nostalgico, ma come gesto radicale e consapevole, come forma di resistenza nei luoghi dell’origine, della memoria e della possibilità. Nel Mediterraneo – mare di partenze e ritorni, di migrazioni e conflitti – restare può significare trasformare, costruire, presidiare. E da qui, da Lucera, parte una riflessione collettiva che attraversa parole, suoni, immagini e corpi.
L’ANTEPRIMA DI BICCARI. Il Festival si è aperto idealmente il 4 settembre a Biccari, con un dialogo a più voci su come immaginare il futuro nei luoghi che resistono. A Palazzo Caracciolo si sono confrontati lo scrittore Omar Di Monopoli, l’antropologa Laura Marchetti e l’avvocato ed ex sindaco Gianfilippo Mignogna, seguiti dal live “Soloist” di Davide “Boosta” Dileo, tastierista e co-fondatore dei Subsonica, in Piazza Umberto I.
LUCERA. Il cuore pulsante del Festival batte però a Lucera dal 18 settembre. Si comincia giovedì con un incontro con lo scrittore Matteo Nucci, che riflette sul Mediterraneo come spazio di identità e frammentazione, un crocevia di partenze e approdi presentando, alle 19 in Via D’Amely Mediterraneo tra identità e frammentarietà: una storia di amore e guerra, partenze e approdi (Modera Enrico Ciccarelli).La serata prosegue in Piazza della Repubblica con un racconto collettivo del legame tra terra e comunità, attraverso le voci di imprenditori agricoli che hanno scelto di restare e investire sul proprio territorio, alle ore 20,30.
PICCOLI LETTORI. Il 19 settembre si apre alle 9 con un appuntamento per i più piccoli, grazie al laboratorio creativo “Cartoline da una restanza”, condotto dal prof Gerardo di Feo e curato dall’illustratrice Eva Montanari e rivolto agli alunni delle scuole primarie, IC “Bozzini-Fasani” e IC “Tommasone-Alighieri”, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bari - Dipartimento di Didattica dell’Arte.
TANTI OSPITI. Nel pomeriggio alle 18 in Largo Granata, lo scrittore franco-libanese Jadd Hilal presenta il suo romanzo Una terra per restare, che diventa occasione per riflettere sul significato del radicamento e dell’identità, dialogando con Angela De Meo. A seguire, alle 19,30, una tavola rotonda su uno dei temi più delicati e urgenti del nostro tempo: Il futuro del Mediterraneo: fratture e potenzialità di un mare che unisce e divide. Intervengono Alessia Melcangi, Professoressa Associata di Geopolitica e Storia del Mediterraneo e Medio Oriente, La Sapienza Roma e Senior Analyst, Fondazione MedOr, e Davide Lerner, giornalista e autore del reportage “Il sentiero dei dieci, una storia fra Israele e Gaza” (Piemme 2024). Modera Micky De Finis. La giornata si chiude, sempre in Largo Granata, con il linguaggio diretto e irriverente della stand-up comedy: Monir Ghassem porta in scena il suo spettacolo “Articolo 1”, tra ironia e denuncia sociale alle ore 21.
SCUOLE. Sabato 20 settembre prosegue, alle 10 presso IC “Manzoni-Radice” il laboratorio “Cartoline da una restanza” con Eva Montanari, che culmina in una performance pubblica in Piazza Duomo, restituzione corale del lavoro fatto con le scuole. In serata, l’incontro clou del Festival in programma alle 19 in Via M.Ardito: un dialogo appassionato e intimo sul tema “La fatica di restare” con Saba Anglana, Andrea Piva e Ilaria Caffio, moderato dal giornalista e scrittore Tony Di Corcia.
DOMENICO IANNACONE.La conclusione del Festival, domenica 21 settembre, è affidata a uno dei volti più autorevoli del giornalismo italiano: Domenico Iannacone sarà protagonista alle 11 presso il Chiostro della Biblioteca Comunale “R. Bonghi” di “La cura dello sguardo”, una conversazione scenica costruita insieme a Felice Sblendorio, con la regia di Cosimo Severo e la produzione della Compagnia Bottega degli Apocrifi. Un momento di teatro civile che unisce parola e immagine per interrogare lo sguardo, la responsabilità e il mestiere del raccontare.
RIFLESSIONE. La direzione artistica firmata da Annalisa Mentana ha saputo tessere un programma in cui la parola si fa strumento di riflessione, il dialogo diventa costruzione di senso e la cultura si apre a tutte le età, dai bambini delle scuole ai lettori più esigenti. Il visual dell’edizione, affidato all’illustratore Kanjano, traduce in immagini il sentimento onirico e resistente della restanza, icona visiva di una fatica che è anche bellezza.
INGRESSO GRATUITO. La presenza del Festival nel programma di Lucera 2025 – Capitale Cultura Puglia rappresenta una conferma della sua centralità come spazio culturale condiviso, capace di parlare a una comunità larga, di mettere in relazione territori diversi, e di ridare voce a luoghi e persone che scelgono ogni giorno di restare e costruire. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Per maggiori informazioni è possibile scrivere a info@apsmediterraneoecultura.it o seguire i canali social ufficiali del Festival.
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