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Parla Alessandro, vittima dell'aggressione omofoba: "La piazza si è stretta attorno a me per proteggermi. Il centro di Foggia deve essere liberato dalla violenza"

Voglia di reagire e un appello a “liberare” il centro di Foggia dalla violenza. Alessandro Pepe, una delle vittime dell'aggressione di sabato notte a piazza Mercato, racconta a mente fredda quanto accaduto. E rimane ancora stupito per come un luogo così centrale possa essere teatro di episodi simili contro chi manifesta la sua libertà di essere omosessuale. A dir la verità, piazza Mercato è da qualche tempo al centro delle cronache locali per episodi di violenza e intimidazione a semplici cittadini che scelgono solo di percorrere quelle vie. Qualche residente racconta addirittura di essere intimorito, la sera, nell’attraversare la piazza per paura che qualcuno possa aggredirlo. Una situazione inaccettabile, che ha raggiunto il culmine della sua insensatezza.

IL FATTO. Alessandro si trovava sabato notte dinanzi a un locale in piazza Mercato e stava chiacchierando con amici quando, all’improvviso, ha ricevuto uno schiaffo sull’orecchio destro accompagnato da insulti omofobi. Rifugiatosi dentro un locale, si è accorto di una decina di ragazzi, presumibilmente minorenni, che inveivano contro di lui e la sua amica, oltre che su altre persone presenti nella zona. L’arrivo delle pattuglie di polizia ha convinto i facinorosi ad abbandonare la piazza, consentendo il soccorso delle persone coinvolte nella rissa. Sul fatto indaga la Polizia che accerterà i responsabili.

IL COMMENTO. Alessandro, che ha sporto denuncia in Questura, trova comunque la forza di trovare il buono in questa brutta esperienza. “La piazza si è stretta attorno a me per spalleggiarmi – afferma –, non mi sono mai sentito protetto da Foggia ma questo episodio ha cambiato in meglio il rapporto che ho con questa città. Qualcuno mi ha fatto notare che ero vestito troppo appariscente, tutto questo è inaudito anche perché è successo a piazza Mercato che è centralissima. Le forze dell’ordine devono fermare queste baby gang”. Poi un appello alla cittadinanza foggiana: “La mia esperienza deve servire per insegnare a tutti che è assurdo che posti belli come piazza Mercato diventino inaccessibili per la violenza, bisogna levarla dal centro della città. Io non ho paura di loro, continuerò a frequentare i miei spazi e sapere che qualunque forma di umiliazione vale meno della mia libertà”. Stasera proprio in piazza Mercato alle ore 20 è in programma un sit-in, al quale Alessandro parteciperà in video chiamata, per manifestare sdegno su quanto accaduto e solidarietà alle vittime della violenza.


di Saracino Nicola


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