Amiu Puglia, nuovo esposto alla Procura: “Con i soldi della Tari dei foggiani finanziata la raccolta rifiuti a Bari”
Emerge dal bilancio 2023 dopo l'introduzione dei centri di costo
“I cittadini foggiani hanno finanziato – con un milione e mezzo delle proprie tasse – la raccolta di rifiuti di Bari. Una raccolta che ha prodotto - viceversa, un disavanzo di oltre due milioni di euro, tra quanto incassato dalla TARI dei cittadini baresi e quanto effettivamente speso per i servizi resi nel capoluogo barese”.
L’ESPOSTO. L’accusa ad Amiu Puglia è precisa ed è stata formalizzata in un’integrazione alla serie di esposti presentati alla Procura della Repubblica di Foggia, alla Corte dei Conti di Bari, all’ANAC, all’Asl Foggia e al Noe dei Carabinieri, a partire da gennaio 2023, da una rete di associazioni formata da WWF Foggia, Fareambiente Puglia, Comitato Passo Breccioso, CSN onlus, CoNalPa, Konsumer Italia Foggia, Italia Nostra Foggia e La Società Civile, quest’ultima peraltro rappresentata inizialmente proprio dall’attuale assessora all’ambiente Lucia Aprile.
I SOLDI DI FOGGIA FINISCONO A BARI. Il ragionamento non fa una piega ed è stato sollevato grazie a quanto messo in campo da Raphael Rossi nel periodo in cui è stato consigliere di amministrazione di Amiu, un incarico a cui ha dovuto rinunciare su richiesta espressa della sindaca Maria Aida Episcopo dello scorso 2 agosto, per far posto alle nomine politiche di Colomba Mongiello e Fabrizio Baia. Il tecnico Rossi ha fortemente voluto l’implementazione della contabilità industriale per centri di costo. Dal bilancio 2023 di Amiu Puglia, cioè, si comprende finalmente con trasparenza quanto viene incassato e speso per Foggia e quanto incassato e speso per Bari. Ebbene, la relazione sulla gestione su questo punto è chiara. A fronte dell’incasso della Tari dei cittadini foggiani, Amiu Puglia ha registrato un utile di 1.572.842 euro. Per il servizio a Bari, invece, la società ha registrato una perdita di 2.146.335 euro.
LA TARI ‘SPOSTATA’. “L’obiettivo di un’azienda partecipata dall’Ente Pubblico, la cui attività è la raccolta dei rifiuti,” evidenziano le associazioni nell’esposto “non è certamente quella di produrre utili, ma solo quella di impiegare correttamente le risorse derivanti dal pagamento della Tari. Le perdite di Bari non vengono coperte, come sarebbe lecito aspettarsi, da un aumento della Tari a carico dei cittadini baresi. Viceversa, pur a fronte di un servizio che costa meno di quanto è stato pagato dai foggiani, la TARI a carico di essi è stata recentemente addirittura aumentata. Nel bilancio, come può leggersi, gli utili di Foggia vengono utilizzati per ripianare parzialmente le perdite di Bari: la perdita di esercizio complessiva ammonta ad euro 573.493.”. Insomma, la Tari pagata dai foggiani è stata ‘spostata’ e utilizzata per finanziare il servizio a Bari.
I RISVOLTI SONO ANCHE POLITICI. I firmatari dell’esposto: Maurizio Marrese (WWF Foggia), Francesco Bacchelli (Fareambient Puglia), Giuseppina Cutolo (Italia Nostra Foggia, Nicola Zingrillo (segretario Cittadino di Azione), l'avvocato Giuseppe Potenza (Presidente Provinciale Konsumer Italia), Alessio Lusuriello (Associazione Libertà Civile), Mercurio d’Aloia (Progetto concittadino), gli ex consiglieri comunali Marcello Sciagura e Giorgio Cislaghi, Marcello Oreste di Giuseppe (dottore di ricerca in economia e diritto dell'ambiente, del paesaggio e del territorio), l'avvocato Michele Vaira e Carmela Pellegrini (nuova rappresentante de La Società Civile dopo la nomina ad assessora di Lucia Aprile) si rivolgono agli organi inquirenti affinchè “valutino se l’utilizzo delle tasse dei foggiani per finanziare un servizio reso ad altri cittadini costituisca un illecito, di natura penale o contabile, e se tale condotta si sia verificata anche nei precedenti anni (in cui il livello del servizio è sempre stato scadente)”. Ma la questione, oltre che di natura legale, assume valenza squisitamente politica anche alla luce del defenestramento di Raphael Rossi a favore di Fabrizio Baia, non proprio un esperto di prima fascia del campo e della rediviva Colomba Mongiello. Come mai la sindaca Maria Aida Episcopo ha ritenuto di mettere da parte un tecnico capace come Rossi che ha voluto fortemente l’introduzione del calcolo per centri di costo? Cosa pensa la vicesindaca e assessora all’ambiente Lucia Aprile da sempre in prima linea nel rivendicare ad Amiu la corretta destinazione dei fondi a favore di Foggia e il conseguente potenziamento del servizio?
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