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Proroga del servizio all'Amiu, arriva la diffida ai commissari: "Revocare la delibera in autotutela o ricorso al Tar" 

Annullamento e revoca della delibera che proroga il servizio della gestione di igiene urbana all'Amiu per i prossimi 9 anni. In mancanza di tempestiva comunicazione dell'adozione dei provvedimenti di autotutela richiesti ci sarà il ricorso al Tar. E' una vera e propria diffida quella inviata in queste ore ai commissari straordinari del Comune di Foggia, a cui si chiede "l'annullamento in autotutela di tutti gli atti amministrativi comunali prodromici, preliminari e conseguenziali rispetto a detta deliberazione". A firmarla sono l'avvocato Nicola Zingrillo (segretario Cittadino di Azione), l'avvocato Giuseppe Potenza (Presidente Provinciale Konsumer Italia), Lucia Aprile (Presidente del Comitato La Società Civile), gli ex consiglieri comunali Marcello Sciagura e Giorgio Cislaghi, Marcello Oreste di Giuseppe (dottore di ricerca in economia e diritto dell'ambiente, del paesaggio e del territorio) e l'avvocato Michele Vaira.

GLI ERRORI. Nella dettagliata e articolata istanza si evidenzia come la delibera venga impugnata perchè "appare viziata, nella sua fase istruttoria e in quella decisionale, da manifesta erroneità, illegittimità, contraddittorietà ed illogicità, oltre che infondatezza". Numerosi sono gli elementi posti nell'istanza, a partire dalla contestazione che "negli schemi e nelle Tabelle presenti nel Piano Industriale prodotto dal Conai ed avallati dalla società che fornisce il servizio - approvati dai competenti organi del Comune di Foggia - ci sono diversi errori ed imprecisioni che determinano l'infondatezza del Piano Industriale aziendale, nonostante esso sia stato positivamente recepito dal Comune di Foggia", come ad esempio il numero di utenze domestiche conteggiate.

LA TRASPARENZA. Per i firmatari della diffida "anche la relazione relativa alla economicità e convenienza dell'affidamento, nonché l' efficacia, l' efficienza e trasparenza del contratto di servizio contrasta con la realtà dei fatti e ignora beatamente la situazione di partenza, ovvero una raccolta differenziata ferma al 17.87%, una situazione igienica cittadina negli ultimi nove anni che definire disastrosa è un eufemismo, con isole ecologiche sporche e con cassonetti per la raccolta da rottamare spesso stracolmi e con buste lasciate sul piano stradale e non raccolte (perché i mezzi per lo svuotamento degli stessi sono effettuati da compattatori che viaggiano con il solo conducente che non può raccogliere le buste a terra)".

PASSO BRECCIOSO. La diffida, inoltre, evidenzia una grossa incongruenza del Contratto per l' affidamento del servizio, il quale, "all' articolo 12, prevede l'affidamento dell' impianto di multi selezione e trattamento meccanico e biologico (TMB) di Passo Breccioso ad Amiu Puglia s.p.s. senza tuttavia definirne, con grave danno erariale, il canone che 'dovrà essere congruo' ". In realtà- sottolineano i firmatari - l' impianto sito in Passo Breccioso è "un impianto per la multi selezione dei rifiuti e per il trattamento Termico Meccanico Biologico, che non ha nulla a che spartire con il servizio di igiene urbana e raccolta dei rifiuti, poiché fa parte del ciclo di smaltimento dei rifiuti. Ne deriva un grave vizio di validità del contratto, perché il servizio non può essere affidato senza che sia stata prima evidenziata la convenienza economica dell'affidamento stesso".

LA RICHIESTA. "Ne consegue - conclude l'istanza - che, nel caso in cui la Commissione volesse riservare a se stessa una scelta di così importante valenza di indirizzo politico, assai opportuna appare la sopraggiunta proroga di altri sei mesi della gestione, che consentirebbe una migliore ponderazione degli interessi ed una più approfondita istruttoria attraverso la correzione delle evidenti lacune ed errori sopra evidenziati, correndo ai ripari in sede di autotutela amministrativa".

di Redazione 


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