Paz è sempre Paz: “sold out” di pubblico all’evento sull’artista sanseverese
Pittura, fumetti, “corto” inedito: Andrea Pazienza appassiona sempre
Interprete dei sogni di una generazione, genio e tormento per chi lo ha incrociato, letto, studiato e rimpianto, come alcuni dei presenti alla conferenza-evento di questa mattina, dalla Sala Fedora del Teatro U. Giordano di Foggia, per iniziativa dell’Assessorato alla cultura del Comune e della libreria Ubik. Andrea Pazienza è, e resta, questo e moltissimo altro ancora, com’è emerso dalle parole dei due interpreti della sua opera artistica, fra i più accreditati in Italia: lo storico dell’arte Puca Jeronimo Rojas Beccaglia e l’autore e critico Oscar Glioti.
LA POP-ART, REMBRANDT, GLI ANNI ’70 E IL CORTO INEDITO. Dagli studi pittorici del giovanissimo e precoce Pazienza, meticoloso ricercatore che sa di avere nel tratto, nel disegno libero, la propria personalissima cifra stilistica, passando per i generi che tanto lo hanno influenzato – come la Pop-art di Andy Warhol – o gli artisti ai quali via via è stato accostato – su tutti, interessanti le citazioni rilevate da Puca Beccaglia nei confronti di Rembrandt. Una prima parte più accademica, pertanto, alla quale ha fatto da giusto contraltare la seconda disamina a cura di Oscar Glioti, maggiormente immersa nelle vicende di classe degli anni ’70, con un Andrea Pazienza fumettista e autore tanto visionario e onirico quanto addentro alle lotte politiche e alle contestazioni virulente del periodo più importante della sua vita e della sua carriera artistica. In mezzo ai due interventi poi, si è inserito quel cortometraggio inedito proiettato per la prima volta in Italia e del quale, per ammissione degli stessi ospiti presenti, si sa ancora poco, praticamente nulla, a parte la datazione storica: 1977. Un filmato nel quale compare un Andrea Pazienza in tutto il suo rigoglio giovanile, interprete maturo di una generazione turbolenta, forse eccessiva ma di certo piena vita e di ideali e che, proprio sotto i suoi occhi, come raccontano le immagini finali del cortometraggio, dà vita all’ennesima contestazione contro l’establishment di allora (nel video qui proposto, solo alcuni stralci del filmato).
UNA REPLICA IN AUTUNNO?. Una “matinée” di assoluta rilevanza nazionale, dunque, apprezzato dal pubblico numeroso che ha riempito gli oltre ottanta posti della Sala Fedora, restando anche in piedi pur di ritrovare uno straordinario artista italiano che ha con la propria terra di origine – San Severo e il Gargano, in particolare – un legame ancora fortissimo. Al termine dell’incontro poi, per scusarsi anche con alcuni appassionati che non sono riusciti ad accedere alla Sala Fedora a causa del “sold out”, l’assessore Anna Paola Giuliani ha annunciato che in autunno potrebbe ripetersi il focus sull’artista, magari provando a coinvolgere anche le scuole di Capitanata e, perché no, la stessa Accademia di Belle Arti di Foggia.
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