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Antonella Lattanzi come Stephen King: incontro online a due voci con Silvia Ballestra

Presentazione del suo nuovo romanzo

“Ho impiegato tantissimi anni per decidere come raccontare questa storia, finché ho trovato Francesca”. È la protagonista, anzi, la coprotagonista di una vicenda ispirata a un caso di cronaca reale, accaduto quando l’autrice era bambina. Francesca si trasferisce a Roma con la sua famiglia, marito e figlie: poggia la mano sul cancello rosso del cortile e si ferisce. Ecco l’altra protagonista del romanzo: la casa.

L’EVENTO A DUE VOCI. Antonella Lattanzi come Stephen King in Questo giorno che incombe (Harper Collins, 2021), uno dei libri più interessanti di questi ultimi mesi e protagonista della presentazione online di martedì 13 aprile, alle ore 18.30, sulla pagina Facebook della Ubik di Foggia. In realtà, una conversazione a due con un’altra scrittrice nonché traduttrice esperta e nota ai lettori, Silvia Ballestra, chiamata a intervistare la scrittrice barese più volte ospite dello spazio live della Ubik di Piazza U. Giordano. Ad aprire l’appuntamento, l’introduzione del direttore artistico della libreria, Michele Trecca. L’incontro è libero e aperto a tutti i lettori con possibilità di fare domande live.

QUESTO GIORNO CHE INCOMBE. Qui saremo al sicuro. Francesca lo pensa mentre sta per varcare il cancello rosso fuoco della sua nuova casa. Accanto a lei c’è Massimo, suo marito, e le loro figlie, ancora piccole. Si sono appena trasferiti da Milano a Giardino di Roma, un quartiere a metà strada tra la metropoli e il mare. Hanno comprato casa in un condominio moderno e accogliente, con un portiere impeccabile e sempre disponibile, vicini gentili che li accolgono con visite e doni, un appartamento pieno di luce che brilla in tutte le stanze. Il posto perfetto per iniziare una nuova vita. Perché Francesca è giovane, è bella, è felice. E, lo sa, qui a Giardino di Roma sarà libera. Eppure qualcosa non va. Dei dettagli cominciano a turbare la gioia dell’arrivo. Piccoli incidenti, ombre, che hanno qualcosa di sinistro. Ma sono reali o Francesca li sta solo immaginando? Appena messo piede nella nuova casa Massimo diventa distante, Francesca passa tutto il tempo sola in casa con le bambine e non riesce più a lavorare né a pensare. Le visite dei vicini iniziano a diventare inquietanti, sembra impossibile sfuggire al loro sguardo onnipresente.

COME UNA TRAPPOLA. A poco a poco il cancello rosso che difende il condominio si trasforma nella porta di una prigione. E così, intrappolata nella casa, Francesca comincia a soffrire di paranoia e vuoti di memoria. Sempre più sola e piena di angosce, ha l’impressione che la casa le parli, che le dia consigli, forse ordini. Le amnesie si fanno sempre più lunghe e frequenti. Finché un giorno, dal cortile, arriva un grido. È scomparsa una bambina. Può essere sua figlia? E perché Francesca, ancora una volta, non sa cosa ha fatto nelle ultime ore? Liberamente ispirato a un episodio di cronaca avvenuto a Bari nel palazzo dove l’autrice è cresciuta, “Questo giorno che incombe” è un romanzo unico, bellissimo e prismatico, capace di accogliere suggestioni che vanno da Kafka a King, da Polanski a Dostoevskij, di attraversare più generi, dal thriller alla storia d’amore, di riflettere sulla maternità e le sue angosce, di parlare del male e del dubbio, e capace di riscrivere, tra realtà e finzione, una storia vera.

L’AUTRICE PROTAGONISTA. Antonella Lattanzi ha pubblicato “Devozione” e “Prima che tu mi tradisca” (Einaudi). Scrive su "Tuttolibri" e "Il Venerdì di Repubblica". Per la tv ha collaborato al programma "Le invasioni barbariche", per il cinema ha scritto le sceneggiature di “Fiore” di Claudio Giovannesi (nella Quinzaine des Réalisateurs a Cannes 2016) e di “2night” di Ivan Silvestrini (Festa del Cinema di Roma 2016). È autrice di “Una storia nera” (Mondadori, 2017).

di Redazione 


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