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Antonio Bux in un catalogo di prestigio con la sua “diga ombra”: il nuovo libro del poeta foggiano

Dal 28 maggio 2020, in tutte le librerie italiane: la nuova raccolta di versi firmata dal poeta foggiano Antonio Bux entra nel catalogo di una delle migliori case editrici italiane, specializzata nella narrativa di qualità ma, ormai da diversi anni, quotata anche in ambito poetico.

CASA EDITRICE NOTTETEMPO. Si intitola “La diga ombra” ed è Nottetempo ad aver deciso di scommettere e investire sullo scrittore nato a Foggia nel 1982, in realtà già noto nei circuiti poetici nazionali grazie ad alcune interessanti opere di poesia pubblicate con altre case editrici, alcune delle quali premiate in contesti importanti – Premio Minturnae, Premio Alinari, finalista all’ambitissimo Premio Viareggio. Antonio Bux entra in un catalogo indipendente – com’è l’ambito di riferimento della casa editrice – ma fortemente riconoscibile e di ampio respiro, affiancando la propria silloge a quella di autori del calibro di Antonio Moresco, David Riondino, Alfred Jarry e Marina Cvetaeva, solo per citarne alcuni tra autori vivi e non.

“FARE DEL LINGUAGGIO BUFERA”. A introdurlo in collana lo scrittore Giuseppe Munforte – il cui romanzo, “Nella casa di vetro”, è stato selezionato al Premio Strega 2014 – il quale ha sottolineato in quarta di copertina la qualità de “La diga ombra”: “Ogni poesia ci pone la domanda di cosa sia la poesia, quella forza che porta la vita come una bufera nel linguaggio, e fa del linguaggio bufera. Le sue parole ne sono la dimensione sorgiva, quella che solo il poeta abita, sognandole. In questo territorio di confine, il linguaggio non è ancora avvenuto ma è già presente nell’intenzione. E questo destino si compie solo acconsentendo alla scrittura, dando forma a quello che ‘viene, da sopra o sotto, a sognare gli esseri’, nei versi di Bux. La sua vocazione alla poesia, il suo essere poeta, è accadimento raro, inspiegabile, si potrebbe dire miracoloso per quanto egli travalica i freni e vivifica la dimensione più controllata dell’umano, il linguaggio”.

LA BIOGRAFIA. Foggiano di nascita, Bux ha pubblicato, tra l’altro, “Trilogia dello zero” (Marco Saya 2012; finalista premio Montano, vincitore premio Minturnae), “Kevlar” (SEF 2015; premio Alinari), “Naturario” (Di Felice 2016; finalista premio Viareggio), “Sativi” (Marco Saya 2017; selezione premio Città di Como) “Sasso, carta e forbici” (Avagliano 2018; premio Alfonso Malinconico), e il recente” La diga ombra” (Nottetempo 2020). In spagnolo ha pubblicato 23 – fragmentos de alguien, El hombre comido, Saga familiar de un lobo estepario e in vernacolo foggiano la silloge Lattèssanghe (selezione premio Città di Ischitella – Pietro Giannone). Ha fondato e dirige il blog Disgrafie e alcune collane per Marco Saya Edizioni e per l’editrice RPlibri.

UNA POESIA TRATTA DALLA RACCOLTA. Di seguito, in anteprima, una poesia contenuta in “La diga ombra”:
  
Ma quando tu muori, i fiori continuano,
anche se sanno il dolore che eri;
girano su loro stessi il sole, i suoi raggi,
anche se tu riposi, anche se tu li senti.
  
Ma quando eri viva, dov’erano i fiori?
Forse nel tuo stare al mondo piantata,
raccolta nel fuoco, ma senza ragione.
  
Come fosse rumore accadere,
il seme rimasto, e tu che sei terra
ti muovi, aspetti i fiori vederti.

di Redazione 


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