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“Arrivare a domani”, dieci personaggi in cerca di vita. Un romanzo contro pregiudizi e paure

Il libro di Marco Di Carlo pubblicato dalla casa editrice foggiana “edizioni fogliodivia”

Il diverso ci fa paura. Ci incute timore, sospetto, pregiudizio. Ed anche se cerchiamo di negarlo in tutti i modi – «non sono razzista, ma…» – ci sono occasioni in cui le nostre paure nei confronti di chi non conosciamo e ci appare così profondamente diverso dalle nostre rassicuranti certezze, prendono il sopravvento. E diventiamo sospettosi, intolleranti, razzisti. E neanche ci viene in mente di accostarci alla vita degli altri. Soprattutto di quelli che ad un primo sguardo sembrano avere una vita quasi inesistente, sbiadita, marginale. Inutile, per certi versi. Ma nel suo libro “Arrivare a domani” Marco Di Carlo ci invita a ribaltare questi pensieri. A dare importanza e fiducia ad ogni singola vita. Ad ogni più piccolo sogno e respiro. Anche di chi vive ai margini o conduce una modesta esistenza priva di importanza per il mondo. 

IL ROMANZO. L’ultimo romanzo pubblicato dalla casa editrice foggiana edizioni fogliodivia è una provocazione. Una provocazione a guardare l’altro, ad ascoltarlo, ad entrare nelle sue profondità più intime anche se appare come una figura sgualcita. Una provocazione visti i tempi in cui viviamo, in cui attraverso le pagine del libro l’autore chiede al lettore di “non chiudere i porti della mente”, ma di tenerli ben aperti. Un libro che mette insieme dieci fragili esistenze. Dieci mondi. Dieci storie destinate ad incrociarsi, legate dal filo sottile di un contatto fugace. Tutto parte con una domanda. Da Romana, una ragazzina di etnia rom costretta a combattere il pregiudizio. Lei ha fiducia nel mondo, persino nello sconosciuto a cui trova il coraggio di chiedere un favore. «Non ho il cellulare. Posso fare una telefonata dal tuo?». La domanda mette l’uomo in difficoltà. Lui è schiavo della paura, di minacce che vede spuntare da ogni angolo del pianeta. Un volto, il suo, specchio di una sofferenza e di una insoddisfazione tutta occidentale. 

DIECI PERSONAGGI. L’esatto contrario del volto sorridente di Tarek, il fruttivendolo tunisino, o di Piotr, il senzatetto polacco. Nella stessa periferia della città descritta nel libro, si muove anche Consuelo, la colf peruviana. Jamal, il bengalese che gestisce un internet point. Aminah, la prostituta nigeriana. Adrian, il rumeno che passa metà della sua giornata in un garage sotterraneo. Qiang, l’ex-professore fuggito dalla Cina. Romolo, il ladro tossicodipendente. Un romanzo che apre una sottile finestra nella vita di questo popolo silenzioso, che vive agli angoli delle nostre città ma che produce, lavora, sogna, ricorda. Dieci piccole tracce che cercano di resistere agli urti della vita. Anche quando la speranza sembra voltare le spalle. Dieci anime che ambiscono solamente ad “arrivare a domani”. E Marco Di Carlo con una scrittura diretta e coinvolgente chiude il suo libro con una domanda/riflessione che riguarda un po’ tutti noi: in quanti ce la faranno davvero? 
E.B.

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di Redazione 


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