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Beagle morta in via Dante: l'Asl vuole restituire gli altri cani alla vecchia proprietaria, insorgono animalisti

La presa di posizione di Guerrieri con la coda

Grida alla “vergogna”. E punta il dito contro una “città dove le Istituzioni favoriscono gli illeciti”. L’associazione Guerrieri con la coda torna a far sentire la sua voce in difesa degli animali. Lo fa per riportare l’attenzione sulla vicenda che vide protagonista la piccola beagle morta in via Dante: la povera cagnolina cadde giù dal terrazzo, il giorno dopo il salvataggio operato dalla volontaria Rosa Santamaria e dai vigili del fuoco del comando provinciale di Foggia. Si rischiò il linciaggio della proprietaria, a cui vennero sottratti gli altri cani presenti in casa. Ora, però, un nuovo atto della vicenda. (Leggi: Cane vola dal cornicione di un terrazzo: cronaca di una morte annunciata).

LA RICHIESTA. “Non solo la piccola non ha avuto giustizia ma oggi, i suoi fratelli, che fino a questo momento si trovano in affidamento presso la nostra associazione, saranno restituiti alla proprietaria, quella stessa che ha favorito la morte del suo cane e riconosciuta come un individuo pericoloso e non idoneo alla cura e alla salvaguardia dello stato di salute di qualsiasi animale”, denuncia l’associazione presieduta da Anna Rita Melfitani. “L’ASL di Foggia – prosegue - ci ha comunicato che nella giornata di oggi 30 maggio 2018 i restanti due cani dovranno essere riconsegnati. Chiediamo per prima cosa: dov’è finita la denuncia di ufficio che doveva partire in automatico avendo riscontrato il maltrattamento? Evidentemente non è stata fatta e in questo caso hanno preso in giro anche noi come Associazione, presente e disponibile dal primo momento. Ma evidentemente per la Asl Veterinaria di Foggia, per i Vigili urbani o per la Polizia la vita di un animale non vale granché. E si possono tranquillamente restituire i cani alla signora come se non fosse successo niente”.

LE VIE LEGALI. Adesso si passa alle vie legali, coinvolgendo l’avvocato Antonio Vigiano. “Noi - conclude - in ogni caso non ci fermeremo. Siamo pronti a denunciare gli organi responsabili di questa vergogna. La povera cucciola di beagle è stata uccisa due volte e non potremo garantire la vita dei suoi fratelli finché staranno dove non possono stare”.

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di Redazione 


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