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Bullismo e omertà, Landella incontra il Comitato genitori: "Problema nazionale, non serve solo repressione" 

Si sono incontrati per parlare degli atti di bullismo e delle aggressioni che si registrano in città con sempre maggiore frequenza. E' stato questo il tema del confronto tra il sindaco di Foggia, Franco Landella e il Comitato dei genitori, assieme alle assessori ai Servizi Sociali, Raffaella Vacca, alla Sicurezza, Cinzia Carella, e alla Pubblica Istruzione, Claudia Lioia, ed alla presenza del comandante della Polizia Locale, Romeo Delle Noci. L'appuntamento arriva a pochi giorni dalla raccolta firme, avvenuta nello scorso weekend, che verrà presentata al prefetto di Foggia. 

TRA BULLISMO E OMERTA'. “Il fenomeno del bullismo stiamo cercando di fronteggiarlo già da tempo attraverso il progetto ‘Bullo... ti annullo’, una iniziativa che porta direttamente nelle scuole gli agenti di Polizia Locale, ideato e studiato in collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione ed il servizio Città Educativa – ha spiegato il primo cittadino durante la riunione –. Quello del bullismo è un problema diffuso a livello nazionale che andrebbe debellato non solo con la repressione ma attraverso anche l’educazione alla cittadinanza da parte di tutti. La cultura del farsi gli affari propri, che purtroppo serpeggia in modo pericoloso, non fa che alimentare la problematica, perché spesso chi commette atti di vandalismo o bullismo sa di poter contare su una diffusa omertà. Gli atti di bullismo possono sfociare in veri e propri reati, e come Amministrazione comunale abbiamo cercato di fare la nostra parte potenziando il sistema di videosorveglianza a disposizione delle forze di polizia e della magistratura". 

IL TAVOLO TECNICO. "Abbiamo installato telecamere di sicurezza in numero maggiore rispetto a quelle in dotazione al ministero degli Interni. Ritengo essenziale la funzione del Comitato dei genitori – ha proseguito il sindaco Landella – visto che alcune famiglie hanno perso la funzione del controllo sui propri figli. Intendiamo, inoltre, creare una rete di collaborazione composta da istituzioni e genitori con dei punti di ascolto nel centro città aperti a tutti, genitori e ragazzi in primis. In più saremo in prima linea nei tavoli istituzionali sulla sicurezza che si occuperanno del fenomeno. A seguire – ha concluso il primo cittadino – intendiamo istituire un tavolo tecnico con gli assessorati alla Sicurezza, ai Servizi Sociali ed alla Pubblica Istruzione, la Commissione consiliare Socio-Culturale ed aperto ai consiglieri comunali sia di maggioranza che di minoranza al fine di tentare di debellare il problema attraverso azioni mirate”.

di Redazione 


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