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Nove allenatori in una stagione e mezza: le "panchine volanti" di Nicola Canonico 

Nove tecnici in 69 partite Se non è un record, poco ci manca. Perché il patron rossonero Nicola Canonico sembra aver istituito il concetto degli 'allenatori volanti': come per i portieri nelle partitelle tra amici, chi si trova lo fa. Nelle ultime due stagioni, infatti, la media di permanenza di un tecnico alla guida del Foggia è di poco più di otto partite. Ad abbassarla contribuisce, ovviamente, la soluzione dei tecnici pescati dalle giovanili in attesa del cambio effettivo. Ma, al di là dei numeri, la frenesia nelle sostituzioni è sintomo di una programmazione superficiale e frammentaria.

IL BOEMO. A questo punto va fatto un plauso a Zdenek Zeman: nel primo anno di gestione Canonico è riuscito a tenere salda la panchina rossonera dalla prima gara di campionato all'ultimo turno di playoff a Chiavari (dove il Foggia è stato eliminato), con l'unico scossone dell'allontanamento, poi rientrato, del direttore sportivo Peppino Pavone che per qualche ora aveva fatto traballare la panchina del boemo.

I CAMBI. La mala gestio rossonera, come mostrano anche i conti in rosso, è partita affidandosi a Roberto Boscaglia nel 2022/2023: sono bastate cinque partite per mettere a rischio l'intera stagione, che sembrava ormai compromessa. Al 6° turno di campionato, il giovane Antonio Gentile ha condotto la squadra in attesa dell'arrivo di Fabio Gallo, che ha riportato il Foggia dalla penultima posizione in piena zona play-off. Dopo aver guidato i rossoneri dalla 7ª alla 28ª giornata, però, le dimissioni, arrivate paradossalmente nel miglior momento: basti pensare che il suo addio è giunto dopo un 3 a 0 interno alla Juve Stabia. Il suo collaboratore Lorenzo Giunta è rimasto e si è seduto in panchina alla 29esima giornata, prima del paradossale arrivo di Mario Somma: allenatore ormai fuori dai giochi e opinionista televisivo, è durato solo quattro partite e si è dimesso dopo la sconfitta interna contro il Monterosi. A contribuire, anche in questo caso, le prestazioni "poco collaborative" di alcuni esponenti di uno spogliatoio sempre particolarmente caotico. Per tenerlo a bada e puntare a un miracolo (quasi riuscito), l'arrivo di Delio Rossi: dalla 35ª alla 38ª con l'appendice delle nove gare dei playoff, con l'atroce beffa di Lecco. 

LA STAGIONE IN CORSO. Poi, l'estate di passione in casa rossonera, dopo l'annuncio di Rossi di lasciare il Foggia e una vana, inutile, surreale e patetica attesa di un ripescaggio che ha, di fatto, come ammesso in una recente conferenza da Canonico, condizionato calciomercato e programmazione. Il Foggia che parte in ritardo nella formazione del gruppo ma che a metà ottobre si ritrova, con merito, per qualche ora primo in classifica, dopo la vittoria con il Brindisi. Poi, dopo una mezz'ora da sogno a Crotone e uno sfortunato pari interno con il Benevento, il black-out. Il Foggia crolla e la 17ª è l'ultima giornata con Mirko Cudini in panchina. Per due turni, soluzione interna: tocca a Massimiliano Olivieri dalla Primavera 3.

"NICOLA TUTT COS...". Alla vigilia del 20° turno un altro colpo di teatro: in panchina arriva Tommaso Coletti, apprezzato ex calciatore rossonero ma ancora acerbo tecnico, voluto dal suo ex compagno di squadra Antonio Vacca. Il tandem, anche se Coletti si prende poi la responsabilità delle scelte, non funziona. L'ispirazione al gioco di De Zerbi porta solo al regalo del primo gol al Taranto: per il resto i rossoneri in tre giornate ottengono 0 punti, segnando 3 gol e subendone 9. Bocciato Coletti - esonerato assieme al suo sodale Luigi Agnelli -, la 70esima partita in due anni avrà un altro allenatore (ma potrebbe essere il ritorno di Cudini). Oppure, come recitava un tormentone degli ultimi mesi, si concretizzzerà la canzoncina ideata dagli ultras: "Nicola presidente, Nicola allenatore, Nicola tutt cos...".

di Redazione 


 COMMENTI
  • Mario Zambini

    24/01/2024 ore 13:20:46

    Se questo CIALTRONE di Canonico (denunciami che ci facciamo quattro risate) voleva veramente la serie B, bastava tenere Zeman, ed a quest'ora lottavamo per la serie A!! ma questo è solo chiacchiere e pochi soldi, e per non far capire che da solo non ce la fa, mescola in continuazione le carte, così da poter dire : mica è stata colpa mia! vai via da Foggia ASINO!!!!!!
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