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I soci, l'aumento di capitale, Corda/Capuano: tutto sulla situazione del Foggia

Intanto si attende l’ok della Covisoc per l’iscrizione in serie C

L’aumento di capitale sociale del Calcio Foggia 1920 da 10 mila a 440mila euro è stato per il momento annullato o quanto meno rimandato. Nell’ultima assemblea straordinaria dello scorso 17 settembre, tenutasi presso il notaio Simonetti, la Corporate Investments Group, titolare dell’80% delle quote sociali, e Davide Pelusi, proprietario del restante 20 %, hanno deciso di eseguire esclusivamente la parte di aumento necessaria ad azzerare le perdite risultanti dall’ultimo bilancio approvato al 30 giugno 2020, per un ammontare di 370.713 euro.

L’OPERAZIONE SUL CAPITALE ANNULLATA. L’intera operazione finanziaria, deliberata lo scorso 27 agosto, prevedeva inizialmente un versamento totale di circa 800mila euro. Oltre al ripristino di capitale effettuato, i soci “in considerazione delle risorse necessarie alla società per l’eventuale iscrizione alla Lega Pro” si erano impegnati a sottoscrivere, entro il prossimo 31 dicembre, ulteriore capitale fino all’importo di 440mila euro. Circa 10 giorni fa, tuttavia, la seconda fase è stata annullata. I soci, si legge nella delibera, “hanno manifestato l’intenzione di procedere all’aumento di capitale sociale limitatamente all’importo di 10mila euro con copertura integrale delle perdite”.

LA COPERTURA DELLE PERDITE. Il ripiano di queste ultime costituiva un obbligo necessario ai fini dell’iscrizione in serie C ed è avvenuto mediante la rinuncia alla restituzione di versamenti fatti dai soci in precedenza per circa 210mila euro e per il resto, 160mila euro, con versamento effettuato dalla Corporate. Si è trattato, in quest’ultimo caso, di una quota parte dell’aumento di capitale sociale effettuato invece dalla controllante. In merito a questa operazione, nei giorni scorsi i soci Roberto Felleca e Map Consulting srl, facente capo a Maria Assunta Pintus, hanno comunicato di aver sottoscritto integralmente il capitale sociale sottoscrivendo 640mila euro.

LA SITUAZIONE FINANZIARIA. “Nella sostanza non cambia nulla” tiene a precisare Roberto Felleca. In effetti, la società rossonera ha garantito l’esborso finanziario necessario per l’ottenimento della fideiussione da 350mila euro, richiesta dalla Lega Pro. Tuttavia la situazione, dopo l’annullamento della seconda fase dell’aumento di capitale sociale, non può che essere in stand by. Per la prossima stagione serve liquidità e tanta, anche in considerazione dei mancati introiti derivanti dalle limitazioni all’ingresso negli stadi legate all’emergenza Covid. A complicare le cose è stata anche l’iniziativa della “Fondazione Foggia”, fortemente caldeggiata dal sindaco Franco Landella e dall’assessore Sergio Cangelli, coordinata dall'ex dg del Foggia, Sario Masi. A oggi, il progetto appare ancora fumoso ma, come immediato effetto collaterale, ha avuto quello del venir meno di alcune sponsorizzazioni di imprenditori foggiani.

IL DIVORZIO E L’AFFARE FOLLIERI. L’unica cosa certa è che Felleca e Pintus sono comunque convinti di dover ‘divorziare’ al più presto. Sotto questo aspetto l’imprenditrice sarda, risentita in passato per essere stata messa ‘alla porta’ e invitata a lasciare in malo modo, sembra aver sotterrato l’ascia di guerra ed essere pronta a cedere le quote. Ciò anche in considerazione che un eventuale abbandono arriverebbe dopo aver assicurato comunque, con puntualità, i fondi necessari per tutti gli adempimenti degli ultimi mesi. Il suo addio, insomma, non si presterebbe a critiche da parte della piazza. Sullo sfondo continua a comparire la figura di Raffaello Follieri. Nei registri pubblici europei, non vi è traccia della società Follieri Oil SA (o Follieri Energy SA come in alcuni casi è stata chiamata) che avrebbe, a dire dello stesso Follieri, grossi interessi nel campo petrolifero in Grecia e Turchia. L’unica società esistente, con sede a Londra, è la Follieri Capital Limited con la sua unica sterlina di capitale sociale. Eppure, Roberto Felleca insiste nel credere al progetto presentatogli, così come alla solidità economica del gruppo. Negli ultimi giorni, riferiscono le parti, ci sarebbero stati passi concreti, anche presso studi notarili, per l’arrivo dei fondi in Italia. Dubitare in questa fase è quanto meno lecito.

L'ISCRIZIONE IN SERIE C. Intanto sarà la Covisoc, entro il prossimo 30 settembre, a esprimersi definitivamente sulla domanda di iscrizione alla serie C presentata dal Calcio Foggia. Come detto, la società rossonera ha presentato regolarmente la fideiussione necessaria (dell’importo di 350mila euro rilasciata dalla Bcc) e versato la tassa di iscrizione. Quanto al pagamento dei rimborsi per le mensilità da marzo a maggio, dieci tesserati non hanno rilasciato le liberatorie. Per questi casi, la società rossonera ha provveduto a bonificare agli interessati gli importi dovuti per il periodo di effettivo servizio. Sul filo di lana, venerdì 25 settembre, secondo quanto riferiscono i vertici societari, la Lega Dilettanti ha attestato con una propria certificazione la regolarità del comportamento del Calcio Foggia. Dunque, nessuna sorpresa è dietro l’angolo e l’iscrizione appare come una formalità.

IL RAPPORTO CORDA-CAPUANO. Solo allora partirà effettivamente il mercato. Un argomento che ha mandato subito in fibrillazione il rapporto tra il direttore tecnico Ninni Corda e l'allenatore Eziolino Capuano. In una nuova nota vocale, circolata velocemente tra i tifosi, l’allenatore ex Arezzo si lamenta del mancato arrivo di calciatori. Nulla di nuovo se si pensa che le medesime dichiarazioni contenute nell’audio, Capuano le aveva dichiarate pubblicamente in un’intervista video a Foggia Città Aperta, durante il ritiro di Trevi. Tuttavia Ninni Corda, che in una precedente occasione, sentito dalla nostra testata, aveva minimizzato, questa volta non l’ha presa bene e non sono da escludere prese di posizione ufficiali da parte della società.

di Michele Gramazio


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