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Calcio Foggia, Marrocchino sulla cessione saltata: “Rilevati debiti per oltre un milione, per ora tutto congelato” L'INTERVISTA

L’imprenditore, con interessi in Germania, ha sentito anche il sindaco

“Siamo ancora interessati all’acquisizione del Calcio Foggia ma alle condizioni che si sono venute a creare, l'aquisto al momento non è più conveniente. Per ora tutto è congelato”.

LA TRATTATIVA. Francesco Marrocchino, titolare della Corporate Virtus Food Service Equipment srl, esce allo scoperto e racconta la sua versione sulla trattativa per l’acquisto del Calcio Foggia. Il primo passo era rappresentato dall'acquisizione del 20% delle quote di proprietà di Davide Pelusi. L’appuntamento dal notaio era già fissato ma, all’ultimo momento, l’atto è saltato. “Purtroppo – rivela Marrocchino a Foggia Città Aperta - abbiamo rilevato che la Pintus, oltre al diritto di prelazione per la Corporate Investments (che possiede l'80% del capitale del Foggia ndr), abbia previsto un’opzione per l’acquisto dell'ulteriore 20% del Calcio Foggia e dobbiamo capire cosa intenda. Inoltre, lo statuto non assicura la presenza di un amministratore nel Cda per conto della minoranza. Rilevando il 100% della società Corporate, l’imprenditrice potrebbe già nominare l’intero Cda e i nostri avvocati ci hanno fatto capire che era meglio aspettare. Avremmo dovuto già versare 150mila euro in acconto e con tutte queste variabili non sarebbe stato il caso”.

I DEBITI E IL DIETROFRONT. In sostanza, secondo quanto racconta l’imprenditore con interessi in Germania nel campo delle cucine professionali, solo ora ci si è resi conto dell’inutilità di acquisire il 20%. Ma alla base dello stop, ci sarebbero anche motivi prettamente economici. “L’importo offerto dalla Matera Productions a Felleca è di 840mila euro” racconta Marrocchino. “Un importo in cui è stato calcolato l’acconto di 140mila euro di capitale già versato da lui. Alla Pintus era stata offerta una cifra di 700mila euro ma, poi, verbalmente lei aveva ribadito di volerne 980mila. La società, però, non vale questi soldi anche perché sono saltati fuori circa 1,2 milioni di debiti, tra calciatori e altri fornitori, che noi non conoscevamo. La notizia mi è stata riferita da chi sta approfondendo la due diligence per nostro conto, non ho ancora la relazione completa ma mi è stato riferito questo importo in merito alla debitoria”.

QUESTIONE PINTUS. Trattativa solo sospesa o proprio saltata? “Sono venute fuori problematiche di cui non eravamo al corrente. Noi siamo interessati all’acquisizione del Calcio Foggia ma a queste condizioni diventa molto difficile. E poi c’è di mezzo la Pintus. Io non conosco questa imprenditrice ma a quanto mi hanno raccontato non ha mai gestito da vicino la società e lei stessa ammette di non capirne di calcio. Mi pare di capire che se acquisissimo solo le quote di Felleca e Pelusi loro si toglierebbero le castagne del fuoco ma il problema passerebbe a noi”.

IL PROGETTO. Eppure, secondo l'imprenditore nativo di Palazzo San Gervasio, ci sarebbero tutte le condizioni per fare bene: “Abbiamo un progetto valido. Felleca e Pelusi sarebbero rimasti transitoriamente in società ma noi abbiamo altre referenze. Anche noi abbiamo figure che capiscono di calcio al 100%. Per farle un esempio: la figura del ds è una persona di cui non posso fare il nome ma che ha gestito calciatori come Zinedine Zidane”.

CONTATTO COL SINDACO. “C’era un progetto serio - conclude Marrocchino – e dispiace per una piazza come Foggia. Noi staremo alla finestra ed entreremo nuovamente in azione solo dopo che risolveranno le problematiche Felleca e Pintus. Ritengo che, poiché non vanno d’accordo, non riusciranno a portare la stagione avanti. Se la Pintus prende il 100% proveremo ancora. La nostra serietà è confermata anche dal fatto che abbiamo preso già contatti con il sindaco tramite Sarni che conosciamo. So che anche con il Comune ci sono problemi: c'è in sospeso l’importo da pagare per la concessione dello Zaccheria e il sindaco è disposto anche ad andare al Tar”.

di Michele Gramazio


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