“LE GIUSTE RAGIONI”. “Consideriamo l’ordinanza del TAR, e le motivazioni in questa espresse, un primo atteso passo verso l’affermazione delle giuste ragioni di A Largo Raggio – spiega la presidentessa dell’associazione, Anna Laura Pagliara -. Continueremo, lontano da schiamazzi e offese di varia natura, a fare ogni sforzo possibile per onorare al meglio la convenzione sottoscritta, unico e solo ‘impegno formale’ assunto con l’amministrazione, il Sindaco Franco Landella e dunque con i nostri Concittadini” (LEGGI: Canile di Foggia, è guerra sulla gestione (e sulla cura degli animali): "Anomalie nel contratto, facciamo ricorso al Tar") .
“GLI INDIFESI”. Poi, una serie di tributi, anche istituzionali. “Il nostro ringraziamento – evidenzia la Pagliara - oltre che al sindaco va all’assessore Erminia Roberto, al dirigente Ruffo, agli avvocati del Comune Dragonetti e Barbato, al nostro avvocato Alessio Viola, ma soprattutto ai troppi indifesi, dentro e fuori il canile, che quotidianamente con i loro insegnamenti ed emozioni ci continuano a motivare nel nostro cammino”.
LE POLEMICHE. Nei giorni scorsi, però, la Fisascat Cisl aveva chiesto al Comune di “salvaguardare l’occupazione dei 5 addetti che vi hanno operato per 20 anni”. Un intervento richiesto dal segretario generale Leonardo Piacquaddio, sottolineando “l’impegno formale dell’associazione A largo raggio di avvalersi delle risorse umane già presenti”.
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