Controlli dei Carabinieri di Cerignola: 25 arresti per furto di auto, riciclaggio e spaccio di droga
I Carabinieri di Cerignola hanno effettuato una serie di controlli che hanno portato a 25 arresti per vari reati tra cui riciclaggio, spaccio di sostanze stupefacenti e
maltrattamenti in famiglia. Il risultato è arrivati grazie al coordinamento delle stazioni e delle sezioni operativa e radiomobile su tutto il territorio della Compagnia, che si estende da Cerignola fino al confine con la Campania, con i comuni di Anzano di Puglia e Monte Leone di Puglia.
AUTO RUBATA. I Carabinieri della Sezione Radiomobile hanno arrestato un 51enne che, violando l’obbligo di dimora in Cerignola, cui era sottoposto, è stato colto mentre era a bordo di un’autovettura trafugata poco prima dal centro commerciale “Mongolfiera” di Molfetta. L’arresto è stato possibile grazie un gps installato sull’autovettura a noleggio attraverso il quale la vittima ha monitorato costantemente gli
spostamenti del mezzo, consentendo ai Carabinieri di bloccare il soggetto di rientro su Cerignola.
L’arresto è stato convalidato dall’A.G. e il soggetto, inizialmente sottoposto alla misura degli arresti
domiciliari, è stato poi collocato presso la casa circondariale di Foggia a seguito di una misura di
aggravamento scaturita da alcune violazioni registrate e relazionate all’A.G. sempre dai Carabinieri.
RICICLAGGIO. In esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del tribunale di Foggia, sulla base di risultanze investigative assunte dai carabinieri della Sezione Operativa, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Foggia due soggetti cerignolani di 35 e 42 anni accusati di riciclaggio di parti meccaniche di autovetture oggetto di furto. In sostanza avrebbero modificato tali parti meccaniche al fine di ostacolarne l’individuazione. I soggetti si trovano tuttora reclusi presso la Casa Circondariale
di Foggia.
AUTO E PARTI MECCANICHE. In flagranza di reato, invece, è stato arrestato un 43enne colto, insieme ad altri soggetti che si sono dati a precipitosa fuga, a smontare un’autovettura oggetto di furto alcune ore prima in Cerignola. Il soggetto è stato condotto presso la Casa Circondariale di Foggia come disposto dall’Autorità Giudiziaria che a seguito della convalida ha confermato la misura custodiale.
La sezione Radiomobile, unitamente allo squadrone Cacciatori “Puglia”, ha colto due soggetti di 34 e 37 anni che, in località “La Tapia” di Cerignola, stavano smontando diverse autovetture. Bloccati dopo un tentativo di fuga, dichiarati in stato di arresto, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Foggia. Entrambi permangono presso il carcere di Foggia a seguito della convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria.
MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA. I Carabinieri di Ascoli Satriano e Candela hanno arrestato un 31enne per maltrattamenti in famiglia. A seguito di una richiesta di intervento per lite familiare, hanno colto il giovane mentre inveiva e minacciava di morte il padre 59enne e il fratello 23enne. Questa era solo l’ultima delle di altre aggressioni effettuate dal soggetto nei confronti dei familiari. Alla vista dei militari il giovane si è scagliato anche contro di loro, ma fortunatamente i carabinieri non hanno riportato ferite. Il soggetto è sto poi condotto presso la casa circondariale di Foggia, ove tuttora permane a seguito della convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria.
FURTO DI UN PC. I carabinieri della Sezione Radiomobile, hanno poi arrestato nella zona della stazione ferroviaria di Cerignola Campagna un 26enne che aveva prelevato con destrezza un computer portatile dalla borsa di un cerignolano 57enne. La refurtiva recuperata è stata restituita al proprietario. L’arrestato, sottoposto in regime di arresti domiciliari, ha patito giudizio direttissimo nel corso del quale è stato condannato con pena sospesa e rimesso in libertà.
COCAINA. I carabinieri della Sezione Operativa hanno arrestato in flagranza per spaccio di sostanze stupefacenti
due Cerignolani di 22 e 24 anni che, dopo essere stati notati nel cedere una dose di 0,5 gr di cocaina
ad un 37enne di Manfredonia, sono stati trovati in possesso di circa 16 gr. di cocaina e 600
euro in contanti suddivisi in banconote di piccolo taglio. Gli arrestati sono stati tradotti presso la Casa
Circondariale di Foggia. Dopo il giudizio di convalida il più giovane è stato sottoposto all’obbligo di
dimora, mentre l’altro rimesso in libertà.
HASHISH. Sempre la Sezione Operativa ha arrestato, sempre per spaccio di sostanze stupefacenti un 31enne che,
a seguito di una perquisizione d’iniziativa, è stato trovato in possesso di gr 200 di Hashish. L’arrestato
è stato collocato presso la casa circondariale di Foggia come disposto dall’A.G. che ha poi convalidato
l’operato dei Carabinieri disponendo gli arresti domiciliari.
AGGRESSIONE
AL PADRE. La sezione Radiomobile ha inoltre arrestato un 50enne per maltrattamenti in famiglia e lesioni
personali. L’uomo è stato colto dai carabinieri ad aggredire il padre 71enne, nonché gli altri familiari
conviventi. Tutto sarebbe scaturito da pretese economiche generiche del figlio nei confronti della
famiglia che non riescono a soddisfare. L’arrestato, collocato presso la casa circondariale di Foggia,
ivi permane a seguito della convalida.
FERIMENTO CON ARMA DA FUOCO. Inoltre, i Carabinieri hanno dato esecuzione ad una ordinanza di Custodia Cautelare in carcere per
lesioni aggravate, detenzione e porto abusivo di armi nei confronti di un 39enne Cerignolano. Il
provvedimento è scaturito a seguito di specifiche indagini eseguite dai Carabinieri della sezione
operativa che hanno consentito di individuare il predetto come l’autore di un ferimento a colpi d’arma
da fuoco di un gambiano del 1994. Quest’ultimo era stato ricoverato per diversi giorni presso
l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, ma poi dimesso a segui
dell’astrazione dei colpi dalla gamba destra. L’arresto permane tuttora in carcere.
I procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari.
LA PRESUNZIONE DI INNOCENZA. Va altresì precisato che la posizione
delle persone arrestate è al momento al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non potranno
essere considerate colpevole sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.
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