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Da insegnare danza classica agli annunci sessuali online: “Ottanta rose mezz’ora”, storia d’amore estremo

L’autore Cristiano Cavina chiude il treno live Ubik

"Vi siete mai innamorati di una puttana? Io sì. Che Dio mi maledica, io sì. Ed è stata la storia più pura e innocente di tutta la mia fasulla vita di merda". Siamo alla prima pagina e siamo già dentro fino al collo: l’ossessione del protagonista, che parla in prima persona e che, per ammissione dell’autore, è anche un po’ il suo alter ego, diventa subito l’ossessione del lettore. Per chi? Per Sammi.

GLI ANNUNCI SESSUALI CHE SI TROVANO IN RETE. Il treno Ubik si conclude domenica 31 marzo, alle ore 19, con Cristiano Cavina, autore di “Ottanta rose mezz’ora”: dopo Luigi Lo Cascio, Fabio Stassi e Marco Missiroli, tocca allo scrittore romagnolo chiudere questo mini festival di primavera con un libro crudo e dolcissimo allo stesso tempo, in cui nessuno salva nessuno, nessuno vuole essere salvato e nessuno ha i mezzi per farlo. “Cercavo di non scriverla questa storia, avevo paura, semplicemente perché l’ho vissuta. È una storia che racconta il sacrificio di una ragazza, molto forte e molto coraggiosa”. Nelle parole dello stesso autore, si avverte tutto il trasporto di una narrazione che, già nel titolo, richiama gli annunci sessuali che si trovano in rete: uno scarto importante, netto, rispetto ai precedenti romanzi di quello che può essere considerato “l’eterno outsider” della narrativa italiana, travolto in prima persona in una storia d’amore estremo con una ballerina di danza classica che decide di vendere il proprio corpo. A conversare con Cristiano Cavina, sarà l’autore e giornalista foggiano Emiliano Moccia.

IL ROMANZO. “Credo che sia la meraviglia, a tenerci attaccati a certi esseri umani, più di qualsiasi altro sentimento. Più della protezione, più della dolcezza, infinitamente più della bellezza. Piccoli sospiri di meraviglia, casuali e improvvise escursioni fuori dalle rotte prestabilite”. Si incontrano per caso. Due vite sospese per aria. Lui scrive, e tra libri e seminari ricava più o meno di che vivere; Sammi è una ballerina che insegna danza alle bambine. Si mandano messaggi, si cercano. Il desiderio sale dritto dalla pancia, li trascina nei vicoli bui, contro saracinesche arrugginite. Li fa vibrare come una corda sola. Lui con le sue zone oscure, la sua attrazione per i territori estremi. Sammi con il suo broncio, il passo che piega la superficie del mondo. Sammi che attira disastri, e si trova sommersa dai debiti. C’è una strada che sembra molto facile. Basta un annuncio. Aprire la porta a sconosciuti. Può assentarsi dal corpo e vendersi così, senza emozioni?

L’AUTORE. Cristiano Cavina nasce a Casola Valsenio nel maggio del 1974. Si nutre di storie fin da piccolo, ascoltando i racconti dei vecchi al bar; quando poi scopre i libri, la sua strada è tracciata. Scrive di cose che conosce bene: la sua infanzia in “Alla grande “(premio Tondelli) e “Un’ultima stagione da esordienti”; l’epopea di Nonna Cristina in “Nel paese di Tolintesàc”; la sua storia di figlio senza padre e di padre fuori dagli schemi nei Frutti dimenticati (premio Castiglioncello, premio Vigevano, premio Serantini, Selezione premio Strega); il lavoro nell’immensa cava di gesso alle porte di Casola Valsenio in Scavare una buca; i suoi anni di scuola superiore in “Inutile Tentare Imprigionare Sogni”. In “La pizza per autodidatti” trasmette la sua esperienza di ‘pizzaiolo quando c’è’ nella Pizzeria Il Farro di Casola Valsenio: tra impasti, temperature e ricette, ci svela l’importanza del forno per un narratore come lui. Pinna Morsicata (premio Laura Orvieto sez. 6-11 anni) è il suo primo romanzo per piccoli, il secondo volume della collana Scarabocchi. Nel 2018 si aggiunge un nuovo scarabocchio, Pepi Mirino e l’invasione dei P.N.G. ostili. Ottanta rose mezz’ora è il suo ultimo, sconvolgente romanzo.

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di Redazione 


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