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UN COMUNE CITTADINO. Ma nel quartiere Cep, c'è chi ha pensato bene di dedicarne uno a un comune cittadino che ha dedicato una vita al suo lavoro. Lui è il signor Savino, “Geppetto” come recita il murale che campeggia a via Parini. Dinanzi al palazzo doveva viveva, l’opera ritrae l’ex falegname mentre è alle prese con quelli che sono stati a lungo gli attrezzi di lavoro. Poi la dedica speciale: “Con amore il tuo figlio Giulio”.
I COMMENTI. “Era una brava persona, dedita al suo lavoro e disponibile con tutti. E’ bello che a Foggia si facciano anche queste cose, è giusto dedicare un’opera a chi ha fatto del bene”, ci dice un passante della zona. Savino era in effetti persona stimata nel quartiere e il murale, opera di “MaXell” (in arte, Marcello Sepalone), ha riscosso approvazione da parte di molti cittadini. Un bel modo per dare merito anche a chi nella vita di tutti i giorni si è reso “famoso” non attraverso il nome ma il suo lavoro.
Un murale per Savino, il "Geppetto" del Cep
Di solito un murale ricorda un personaggio noto o che ha fatto la storia di una comunità. Lo sanno bene i tifosi del Foggia che da qualche settimana hanno modo di apprezzare quello dedicato a Zdenek Zeman.
UN COMUNE CITTADINO. Ma nel quartiere Cep, c'è chi ha pensato bene di dedicarne uno a un comune cittadino che ha dedicato una vita al suo lavoro. Lui è il signor Savino, “Geppetto” come recita il murale che campeggia a via Parini. Dinanzi al palazzo doveva viveva, l’opera ritrae l’ex falegname mentre è alle prese con quelli che sono stati a lungo gli attrezzi di lavoro. Poi la dedica speciale: “Con amore il tuo figlio Giulio”.
I COMMENTI. “Era una brava persona, dedita al suo lavoro e disponibile con tutti. E’ bello che a Foggia si facciano anche queste cose, è giusto dedicare un’opera a chi ha fatto del bene”, ci dice un passante della zona. Savino era in effetti persona stimata nel quartiere e il murale, opera di “MaXell” (in arte, Marcello Sepalone), ha riscosso approvazione da parte di molti cittadini. Un bel modo per dare merito anche a chi nella vita di tutti i giorni si è reso “famoso” non attraverso il nome ma il suo lavoro.
di Saracino Nicola
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