Cerignola: rapinano supermercato e si scambiano i giubbini per sfuggire ai controlli
Ad incastrarli le immagini delle telecamere di video sorveglianza
LA SEGNALAZIONE. Intorno alle ore 19 di mercoledì sera, gli agenti avevano ricevuto una segnalazione dalla Sala Operativa su una rapina appena consumata, ai danni del supermercato Alter Discount
in via Trinitapoli, da due giovani fuggiti a bordo di un’auto Skoda Fabia, guidata da un complice.
L’INSEGUIMENTO. L’auto segnalata era stata intercettata in via Ivrea mentre usciva da un autoparco della zona con a bordo due persone che, alla vista dei poliziotti, si erano date alla fuga. Dopo un breve
inseguimento, l’auto dei rapinatori si è scontrata con la volante della polizia e i due giovani sono subito scesi dal mezzo per cercare di fuggire. Uno dei due, riconosciuto in Digregorio è riuscito a
fuggire, mentre il conducente dell’auto, dopo aver tentato una breve fuga, è stato bloccato e identificato in Biancofiore.
LE IMMAGINI. Durante la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza del supermercato gli agenti hanno notato che uno dei due rapinatori indossava un giubbotto nero con strisce
orizzontali bianche sulle estremità ed uno stemma su una manica. Queste caratteristiche erano subito state comunicate ai colleghi in via Ivrea che, dopo essere entrati nell’autoparco dove era uscita
l’auto dei rapinatori all’interno di un box, avevano trovato un giovane che indossava il giubbotto identico a quello descritto dai colleghi, ma era più robusto e più alto rispetto al rapinatore.
LE CHIAVI DELL’AUTO. Inoltre, era parcheggiata vicino al box un’auto Renault Clio di proprietà del Digregorio che, nel corso dell’operazione, aveva chiamato Biancofiore. Il cellulare di quest'ultimo era già nelle mani
di un agente che, fingendosi Biancofiore, aveva risposto alla telefonata in cui il rapinatore diceva di aver lasciato le chiavi della sua Clio nella Skoda, invitandolo a darle a qualcuno per far si che
gli portasse l’auto a casa. L’agente gli aveva chiesto cosa fosse accaduto ma Digregorio gli aveva risposto che non poteva parlare per telefono.
L’ ABITAZIONE DEL RAPINATORE. Dopo essersi recati presso l’abitazione di Digregorio, gli agenti lo avevano trovato in compagnia di un altro giovane pregiudicato, Piacentino, che alla vista degli agenti
aveva cercato di fuggire ma era stato subito bloccato. I due giovani indossavano ancora i pantaloni e le scarpe che avevano al momento della rapina. Durante la perquisizione nell’abitazione è stato
trovato il telefono utilizzato da Digregorio per dare le direttive a Biancofiore.
LO SCAMBIO DEI GIUBBOTTI. I due avevano ammesso di aver compiuto la rapina e Piacentino aveva spiegato agli agenti di aver scambiato il giubbotto indossato per compiere la rapina con quello del
giovane rintracciato nel box per voleva sfuggire ai controlli. Le dichiarazioni dei rapinatori venivano confermate dalle immagini delle telecamere del supermercato, dove si notavano benissimo le
fattezze fisiche di Piacentino, ma anche dalle immagini dell’autoparco dove i rapinatori si erano recati prima e dopo la rapina.
IL DENARO RUBATO. Nell’auto Skoda, sottoposta a sequestro, era stato trovato il registratore di cassa rubato, due taglierini ed un cacciavite che, unitamente ai cellulari,
sono stati sequestrati. Inoltre, il denaro rubato, circa 550 euro è stato trovato sotto un cassonetto nei pressi dell’autoparco.
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