Cerignola, cinque tonnellate di marijuana sotto un vigneto: avrebbero fatturato 1,5 milioni di euro
Erano alte fino a quattro metri, 1630 piante
A seguito di una serrata attività investigativa, sono finiti in manette due cerignolani, Rocco Auciello e Giovanni Cantalupo, rispettivamente proprietario e locatario del terreno di 1,2 ettari circa su cui era stata impiantata una sconfinata piantagione di marijuana. A scoprirla, in località valle cannella, i Carabinieri della Compagnia di Cerignola.
500 MILA DOSI DI DROGA. La piantagione scoperta è risultata composta da 1630 piante di cannabis sativa di un’altezza media tra i 3 ed i 4 metri, per un peso complessivo di 5,3 tonnellate. Le piante sono state tutte estirpate e sottoposte a sequestro. Le analisi del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti dei Carabinieri inoltre, hanno permesso di stabilire che da quanto sottoposto a sequestro era possibile ricavare poco meno di 500.000 dosi di droga, per un valore commerciale approssimativo di 1,5 milioni di euro. Al momento, i due arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Foggia, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
UN TENDONE DI VIGNETO A COPRIRE LA PIANTAGIONE. Particolarmente efficace, inoltre, l’espediente trovato dai due cerignolani per occultare il raccolto: la riservatezza della piantagione infatti, era assicurata dall’alto dalla presenza di un tendone di vigneto che sovrastava le piante e lateralmente dalla presenza di una folta vegetazione spontanea che offriva una naturale ed apparentemente genuina protezione a ciò che era contenuto all’interno del terreno. Curato ed efficiente l’impianto di irrigazione predisposto che asserviva le singole piante.
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