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Cinema, letteratura e teatro per raccontare gli “spiriti liberi” dello sport: torna il Foggia Festival Sport Story

Da martedì 4 a venerdì 8 settembre

Da “Ali bumaye” alle lacrime di Gigi Buffon. Da quel grido di guerra carico di ideologia che, alla lettera, incoraggiava Muhammad Ali ad uccidere l’allora campione dei pesi massimi George Foreman, al recente, recentissimo “dramma” del più forte portiere di sempre, cui un pareggio amaro, per molti ancora incomprensibile, chiudeva le porte della storia dei Mondiali di calcio. È lo sport secondo chi lo sogna, filo conduttore del Foggia Festival Sport Story, manifestazione che non ha emuli in Italia e che, in cinque giorni, pone le arti della parola, delle immagini e del teatro, letteralmente al servizio della narrazione sportiva: dal 4 all’8 settembre, cominciando dal cinema e finendo con il giornalismo. E in mezzo, il teatro.

EDIZIONE PER “SPIRITI LIBERI”. Si parte martedì 4, prima serata della terza edizione della rassegna culturale organizzata dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia, insieme con la libreria Ubik, la Piccola Compagnia Impertinente e, da quest’anno, con Parcocittà. Un’edizione dedicata agli “Spiriti liberi”, come rimarcato dal presidente della Fondazione, Aldo Ligustro, il quale ha voluto ricordare, in una sua nota, la crescita di una manifestazione che ha raccolto sempre più entusiasmo nel corso delle due precedenti edizioni, grazie al “parterre dei protagonisti che ha visto sfilare a Foggia le grandi firme del giornalismo sportivo ed i campioni dello sport italiano ed internazionale, da Paolo Condò a Darwin Pastorin, da Gigi Riva a Felice Gimondi e Andrea Zorzi”.

I DUE FILM DI PARCOCITTA’. Dalla periferia della città al suo centro storico, dunque, idea condivisa anche dal sindaco Landella, contento della scelta di voler valorizzare ulteriormente “il nostro 'polmone verde”. A Parcocittà, pertanto, i primi due appuntamenti: due film a ingresso libero (ma con invito da ritirare presso Ubik, Piccola Teatro Impertinente e Parcocittà) che non parlano solo di pugilato e di tennis, ma anche di politica, di ideologie, di sana rivalità e, non ultimo, di quella forza di volontà propria solo dei grandi uomini. È il caso di Muhammad Ali, protagonista dello storico docu-film in programma martedì 4 settembre, “Quando eravamo re”, racconto del match secolare tenutosi a Kinshasa nel 1974, la capitale dell’allora stato dello Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo). Ed è il caso di Björn Borg e John McEnroe, i due tennisti protagonisti di “Borg McEnroe”, film di recente uscita cinematografica e in programma a Parcocittà mercoledì 5 settembre, incentrato sulla straordinaria rivalità tra due dei migliori tennisti di sempre, dominatori della scena sportiva tra gli anni ’70 e ’80. Due proiezioni importanti che, inoltre, verranno arricchite dalle incursioni teatrali ad opera della Piccola Compagnia Impertinente, con reading curati da Giammarco Pignatiello, voci recitanti di Pierluigi Bevilacqua, Antonio Diurno e Michele Correa, più suoni “live” di Valerio De Santis.

GLI IMMIGRATI ITALIANI, MINATORI E CALCIATORI. Da giovedì 6 settembre poi, il Foggia Festival Sport Story si sposta in Piazza Giordano, nella nuova isola pedonale, davanti alla libreria Ubik, ancora una volta location deputata ad accogliere autori e libri di rilevanza nazionale, come in occasione della rassegna Libri & Dialoghi che ogni anno va in scena nei mesi estivi. Apre Tonio Attino, giornalista pugliese che nel suo “Il pallone e la miniera” (Kurumuny, 2018) ha raccontato la vicenda straordinaria della Jeunesse, squadra di calciatori-minatori composta anche da immigrati italiani che, dal sud del Lussemburgo, si ritrovò ad affrontare il Liverpool di Kenny Keegan, il Real Madrid di Di Stefano e la Juventus di Platini. Uno spaccato sociale e storico oltre che sportivo, un lavoro di fine documentazione il quale, per la prima volta, porta alla luce la difficile e talora pionieristica realtà operaia che, da fine Ottocento e per buona parte del Novecento, ha gravitato attorno al grigiore degli altiforni lussemburghesi, con tanto di irripetibile avventura calcistica. A conversare con l’autore, sarà il giornalista Filippo Santigliano, ideatore del Foggia Festival Sport Story.

“CHI HA UCCISO MARCO PANTANI”. Dal sottosuolo della Hoehl, il quartiere a maggioranza italiana raccontato da Attino, alle alpi francesi teatro delle imprese memorabili del Pirata, forse il ciclista più importante e sicuramente più discusso della storia italiana. Al centro della serata di venerdì 7 settembre, infatti, c’è proprio Marco Pantani, raccontato e sviscerato – non senza le doverose incursioni in ambito processuale – dal suo ultimo avvocato, il cassazionista Roberto Manzo, autore del libro pubblicato da Mondadori e dal titolo “Chi ha ucciso Marco Pantani”. Nella conversazione con il giornalista Fulvio di Giuseppe, l’ospite della serata darà vita ad una ricostruzione della storia giudiziaria del suo assistito che, come scrive nel suo libro, è stato di fatto assolto da tutti quei procedimenti che lo hanno scaraventato giù dalla bicicletta, distruggendo il sogno di molti italiani.

I MONDIALI SECONDO STEFANO BIZZOTTO. Chiude la kermesse un ospite d’eccezione, tra le voci più note e importanti del panorama calcistico – e non solo – italiano, telecronista di spessore che ha avuto modo di seguire, nel corso della sua carriera professionale, ben sette campionati mondiali di calcio, argomento principe del suo ultimo libro. È Stefano Bizzotto, protagonista della serata di venerdì 8 settembre con il suo “Il giro del mondo in una coppa” (Il Saggiatore, 2018), chiamato a raccontare le mille e una vicenda che fanno parte della storia della competizione sportiva più importante del mondo, a partire da quell’autobus preso dai calciatori uruguaiani in occasione della prima finale dell’allora Coppa Rimet, e finendo con la recentissima e scottante delusione della mancata qualificazione azzurra. Storie, aneddoti, curiosità, avventure, imprese e “chicche” delle quali il giornalista della Rai parlerà insieme con un’altra voce sportiva, particolarmente nota in Capitanata: quella del collega telecronista Antonio Di Donna. Infine, come in occasione delle proiezioni di Parcocittà, anche i tre appuntamenti letterari saranno aperti da reading teatrali ispirati alle opere degli ospiti, ancora una volta a cura della Piccola Compagnia Impertinente.

<br>Il programma:

MARTEDì 4 SETTEMBRE ORE 21.00

Parcocittà – proiezione cinematografica, ingresso libero
“Quando eravamo re”

MERCOLEDì 5 SETTEMBRE ORE 21.00
Parcocittà – proiezione cinematografica, ingresso libero
“Borg McEnroe”

GIOVEDì 6 SETTEMBRE ORE 19.00
Piazza U. Giordano – spazio antistante la libreria Ubik
Tonio Attino “Il pallone e la miniera” (Kurumuny edizioni, 2018)
Conversa con l’autore, il giornalista Filippo Santigliano

VENERDì 7 SETTEMBRE ORE 19.00
Piazza U. Giordano – spazio antistante la libreria Ubik
Roberto Manzo “Chi ha ucciso Marco Pantani” (Mondadori, 2018)
Conversa con l’autore, il giornalista Fulvio di Giuseppe

SABATO 8 SETTEMBRE ORE 19.00
Piazza U. Giordano – spazio antistante la libreria Ubik
Stefano Bizzotto “Il giro del mondo in una coppa” (Il Saggiatore, 2018)
Conversa con l’autore, il giornalista Antonio Di Donna

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di Redazione 


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