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Al Cineporto, una mostra su Cecilia Mangini, regina del documentario

Dal 26 maggio all’8 giugno: le fotografie della grande autrice e documentarista di cinema

“Sono convinta che il documentarista è assai più libero del regista di film di finzione, ed è per questo, per la mia indole libertaria con cui convivo fin da bambina, che ho voluto essere una documentarista. Il documentario è il modo più libero di fare cinema. Se mi si chiede cosa sono, io rispondo: sono una documentarista”.

IL RITORNO NELLA SUA PUGLIA. L'indole libertaria è quella di Cecilia Mangini, una delle figure più significative della storia del cinema italiana, inarrestabile pioniera del cinema del reale: prima donna a girare documentari nel dopoguerra, l'autrice di capolavori come Ignoti alla città, Stendalì e La canta delle marane, realizzati in collaborazione con Pier Paolo Pasolini, ha raccontato dalla fine degli anni Cinquanta alla metà dei Sessanta un'Italia divisa tra boom economico e contraddizioni sociali. Festeggiata in giro per il mondo con incontri, personali e retrospettive (ultime, in ordine di tempo, quelle a Parigi e Berlino), Cecilia Mangini torna nella "sua" Puglia - dov'è nata, a Mola di Bari, nel 1927 - in occasione della mostra “Cecilia Mangini – Visioni e Passioni (Fotografie 1952-1965)”, ideata e realizzata da Associazione Cinema del reale, Erratacorrige, Big Sur e Officina Visioni, con il sostegno di Unione Europea, Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, Regione Puglia, Apulia Film Commission, Cineporti di Puglia Bari/Lecce/Foggia in collaborazione con Festival International de Films de Femmes de Créteil, con il patrocinio di Distretto produttivo Puglia Creativa in programma a Foggia al Cineporto, dal 26 maggio all’8 giugno 2016, a ingresso libero.

LA MOSTRA. L'esposizione, a cura di Paolo Pisanelli e Claudio Domini (la più grande e completa finora realizzata, corredata da un ricco catalogo),ripercorre le origini del lavoro di Cecilia Mangini, negli anni che precedono la sua affermazione come cineasta e la vedono impegnata come fotografa: "una grande fotografa - come sottolinea nel catalogo Maurizio Sciarra, Presidente di Apulia Film Commission - una reporter rigorosa e coraggiosa, che scopre il Sud, da donna e da artista, in un’epoca in cui le donne portavano i fazzoletti neri in testa e gli occhi bassi". Un percorso che, attraverso progetti espositivi 'site specific' realizzato da Maurizio Buttazzo e Francesco Maggiore, segue l'avventura fotografica di Cecilia Mangini: Panarea e il bianco abbacinante delle cave di pomice di Lipari, la Puglia sospesa tra tradizione e consumismo (con le immagini della Fiera del Levante del 1960), la Firenze popolare che diventerà poi protagonista del documentario La Firenze di Pratolini, le periferie milanesi. Senza dimenticare la straordinaria trasferta nel Vietnam del 1965 e altri contributi importanti.
Proiezioni giovedi 26 maggio dalle ore 19.00 alle ore 20.30
LA PASSIONE DEL GRANO di Lino Del Fra, in collaborazione con Cecilia Mangini, 10’,1960
UN VIAGGIO A LIPARI di Paolo Pisanelli fotografie di Cecilia Mangini 7’, 2015
LA SCELTA di Cecilia Mangini 13’,1967
DIVINO AMORE di Cecilia Mangini 10’, 1961
TOMMASO di Cecilia Mangini 13’, 1965
ESSERE DONNE di Cecilia Mangini 28’, 1964
Proiezioni venerdì 27 maggio dalle ore 18,00 alle ore 21.30
DIETRO “LA LEGGE” di Paolo Pisanelli fotografie di Cecilia Mangini, 8’, 2016
IGNOTI ALLA CITTA’ di Cecilia Mangini, testo di PierPaolo Pasolini , 1958, 11’
STENDALI’ (Suonano ancora) di Cecilia Mangini , testo di PierPaolo Pasolini, 11’, 1960
LA CANTA DELLE MARANE di Cecilia Mangini 11’ testo di PierPaolo Pasolini, 11’, 1962
ALLARMI SIAM FASCISTI! di Lino Del Fra, Cecilia Mangini, Lino Miccichè testo di Franco Fortini 113’ 1961-62

di Redazione 


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