Comune, Di Mauro lancia il “governo dei migliori: azzeramento
della giunta o Forza Italia sarà libera”
Un “voto istituzionale e non politico”. Raffaele Di Mauro esordisce così, nel suo intervento in cui conferma l’appoggio a Lucio Ventura, eletto nuovo Presidente del Consiglio comunale di Foggia. Ma nel bacchettare la minoranza – “Un errore l’assenza in Aula” – e ricordare che “di zona grigia, bombe e sospetti mafiosi si parlava già nel 2013, quando ancora Landella non era sindaco”, il segretario provinciale di Forza Italia parla a partiti, colleghi e sindaco: “Dobbiamo guardarci negli occhi, con coraggio”.
Ed è per questo che Di Mauro lancia, anzi ripropone come già fatto in passato, la sua idea: “La mia proposta di un governissimo è caduta nel vuoto, ma ritengo ancora che questo momento vada affrontato con il massimo della disponibilità, perché serve un momento di pacificazione istituzionale con la città. Dopo il voto di oggi, si deve procedere a un confezionamento di un governo tecnico, dei migliori, procedere a rilancio dell’azione amministrativa nel solo interesse della città”.
"CHI PARLA DI POLTRONE E' FUORI DAL MONDO". In sostanza, l’idea di Di Mauro è quella di “un governo tecnico, ascoltando le forze migliori della città con un cronoprogramma di cose da fare in questi prossimi mesi senza ansia da prestazione ma con serietà”.
Poi, l’affondo finale: “La politica deve lasciare spazio a qualcosa di tecnico, i partiti o chi parla di posizioni e poltrone è fuori dal mondo e da ogni logica”. Fino al messaggio diretto: “Se non si riuscisse o non si volesse realizzare un governo tecnico, Forza Italia si sentirebbe libera da ogni vincolo politico”.
LA REPLICA DI LANDELLA. Quello che sembrerebbe suonare come un ultimatum viene invece accolto con favore da Landella. “Di Mauro ha assecondato una mia istanza, perché l’identica affermazione l’ho detta in un tavolo politico con i capigruppo, chiedendo ai partiti la rivisitazione della giunta che possa dare sostegno. Non significa bocciare o rinnegare l’azione svolta finora. Sono io che lo dico ai partiti, non è Di Mauro che lo dice al sindaco”.
LA RIPARTENZA. Infine, la controreplica di Di Mauro: "Né rattoppi né rimpastini, è necessario un azzeramento totale e la ripartenza".
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