Comune di Foggia sciolto per mafia, l'ex sindaco Landella non ci sta: ricorso al Tar per impugnare il provvedimento
A breve anche l'udienza contro l'incandidabilità
L'ex sindaco di Foggia Franco Landella, arrestato e poi rimesso in libertà nell'ambito di una indagine su presunte tangenti, ha presentato ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento del Consiglio dei ministri che lo scorso agosto ha sciolto il Consiglio comunale del capoluogo dauno per sospette infiltrazioni mafiose.
IL COMMISSARIAMENTO. Com'è noto, Landella rassegnò le proprie dimissioni lo scorso maggio dopo una crisi politica ma tre giorni prima che scadessero i tempi per ratificarle, fu arrestato con l'accusa di corruzione e tentata concussione nell'ambito di una indagine su un presunto giro di tangenti a Palazzo di città, in cui sono coinvolte 14 persone. Il ricorso avverso lo scioglimento nel ruolo di sindaco è stato presentato attraverso l'avvocato Saverio Sticchi Damiani.
L'INCANDIDABILITA'. Il 14 dicembre, invece, è in programma l'udienza sulla procedura di incandidabilità avviata nei giorni scorsi dal Ministero dell'Interno nei confronti di 10 ex consiglieri comunali, compreso proprio l'ex sindaco Landella.
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