Confcommercio al voto per il nuovo presidente: Gelsomino 'lancia' Metauro come suo successore, Biancofiore gli oppone Manzionna
Sabato 24 settembre l'assemblea dei soci sceglierà la nuova guida in un clima infuocato
Si terrà domani – sabato 24 settembre - l'assemblea ordinaria dei soci di Confcommercio che sceglierà il nuovo presidente dell'associazione di categoria. A contendersi l'elezione saranno Antonio Metauro, imprenditore del settore dei trasporti e Luigi Manzionna, decano nel campo turistico-ricettivo. Sullo sfondo, tuttavia, resta lo scontro aperto tra il presidente uscente Damiano Gelsomino e chi aveva rivestito prima di lui la stessa carica, Matteo Biancofiore. Tra i due la lite è nata nel giugno dell'anno scorso e non si accenna a placare; anzi, le modalità di convocazione e preparazione dell'assemblea agitano ulteriormente gli animi.
LO SCONTRO.Damiano Gelsomino, dopo dieci anni alla guida di Confcommercio, si appresta a lasciare la scena. Almeno così sembra. Non è così secondo il suo attuale più acerrimo oppositore, Matteo Biancofiore. La diatriba è scoppiata a seguito dell'assemblea del giugno 2021 nel corso della quale fu modificato lo statuto con delle regole che - è questo l'oggetto del contendere - avrebbero consentito a Gelsomino di candidarsi per un terzo mandato. Una norma 'ad personam' insomma. Nell'agosto 2021, Matteo Biancofiore formalizzò le sue accuse, presentando una denuncia in procura in quanto, a suo dire, la decisione fu assunta senza le maggioranze e i quorum richiesti. Ne è scaturito un lungo scontro e l'assemblea di nomina del nuovo presidente non è stata più convocata per mesi. Manzionna e altri soci hanno presentato un nuovo ricorso per chiedere al tribunale l'immediata convocazione dell'assemblea. L'udienza è (tuttora) fissata al prossimo 26 settembre ma, nel frattempo, Damiano Gelsomino ha convocato in tutta fretta l'assemblea fissandola al 24. “Il mio percorso alla guida di Confcommercio Imprese per l’Italia provincia di Foggia si concluderà il prossimo 24 settembre” ha dichiarato pubblicamente. Poi il lancio della candidatura di Metauro: “Nel ringraziare quanti hanno sostenuto, ma anche contrastato il mio impegno, sono certo che Antonio Metauro saprà garantire la nostra azione nel solco della continuità puntando su un rilancio associativo in cui tutti, me compreso, devono sentirsi impegnati, archiviando polemiche speciose ed astiose che non hanno giovato a nessuno, perché il nostro compito era e rimane quello di tutelare le aziende”.
LA REPLICA. Biancofiore tuttavia non ci sta. Definisce la convocazione “una manovra obbligata e affrettata per evitare di arrivare all'udienza”, peraltro avvenuta “senza condividere la decisione preventivamente con organi preposti (es Giunta) e sfruttando il tempo minimo necessario per la convocazione. Dopo 16 mesi di nostri tentativi di mediazione, di ricerca di un accordo per 'non spaccare l’Associazione' - precisa “ci saremmo aspettati un’apertura ad un dialogo costruttivo per il futuro della Nostra Organizzazione. Tutto ciò non è avvenuto”. Con un gruppo di soci sostiene la candidatura di Manzionna “storico dirigente di Confcommercio e con esperienza sindacale pluridecennale, pronto a elaborare un programma condiviso per lo sviluppo e la tutela delle Imprese del territorio”. Ma in discussione non è solo la carica di presidente: “La mia è una lotta per la trasparenza” aggiunge a Foggia Città Aperta, Matteo Biancofiore. “In questi anni vi è stata una completa inattività dell'associazione. Gelsomino non ha mai convocato la giunta se non per le due occasioni annuali legate all'approvazione del preventivo e del consuntivo. Una gestione condivisa avrebbe dovuto comportare quanto meno un incontro mensile. Il numero di associati è diminuito del 50%. Siamo la metà, è chiaro che poi si è reso necessario chiudere sedi periferiche e licenziare dipendenti. Tutto questo è avvenuto per la gestione personalistica da parte di Gelsomino. Se le decisioni e gli incarichi sono limitati a un cerchio magico è chiaro che il resto dei soci si disaffezioni e non partecipi più alla vita associativa”.
L'ASSEMBLEA. Le elezioni convocate in tutta fretta da Gelsomino, la candidatura di Metauro e le modalità di preparazione dell'assemblea, insomma, agitano ulteriormente gli animi. “La scelta di Metauro la dice tutta sulla volontà di Gelsomino di continuare a gestire sotto mentite spoglie” ribadisce Biancofiore. “Sicuramente è previsto il suo ingresso in Giunta, magari con la carica di vicepresidente e con la promessa di avere il sostegno per essere riconfermato a presidente della Camera di Commercio”. A ciò aggiunge accuse di strane manovre in vista dell'assemblea: “I dipendenti sono stati coinvolti nella raccolta di deleghe. Ma quel che è più grave è che io stesso ho visto deleghe rilasciate in bianco. In assemblea sono certo che i soci presenti a sostegno di Manzionna saranno la maggioranza, temo che l'uso facile delle deleghe possa influire sul risultato”.
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