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Alla Contemporanea Galleria d’Arte, i paesaggi urbani di Jonathan Guaitamacchi

L’inaugurazione alla presenza dell’artista

Dopo il grande successo ottenuto presso la Contemporanea Galleria d’Arte di Bari, la personale dell’artista italo-britannico Jonathan Guaitamacchi, intitolata “MOVING FORWARD BEYOND”, proseguirà il suo tour negli spazi della Contemporanea Galleria d’Arte di Foggia, in Viale Michelangelo 65.

SARA’ PRESENTE L’ARTISTA. La mostra, curata da Giuseppe Benvenuto e Sara Maffei, verrà inaugurata il 25 marzo alle ore 18.30, con la presenza dell’artista, e si protrarrà fino al 27 aprile. Sarà possibile ammirare un corpus di circa venti opere, incentrate sul tema del paesaggio urbano, la cui potenza pittorica si esprime mediante una pennellata su tela forte e graffiante, accordandosi sull’incisivo e netto contrasto fra il bianco e il nero.

GLI INIZI DELLA CARRIERA. Nato a Londra nel 1961, Guaitamacchi è un artista di fama internazionale che vive tra Milano, Torino, Londra e Città del Capo e si diploma presso l’Accademia di Belle arti di Brera. Dopo le prime collaborazioni come disegnatore per alcuni quotidiani fra cui "Il Giornale" e "La Repubblica" e come consulente artistico per diversi studi di architettura e design milanesi, negli anni Novanta realizza grandi progetti in cui racconta le città globali, rivolgendo il suo sguardo a una periferia urbana, immortalata tramite suggestive vedute a volo d'uccello.

FOTOGRAMMI ARCHITETTONICI. “Dando voce a un’arte che è anche autobiografica, memore delle città che ha incontrato - spiega Sara Maffei - Guaitamacchi realizza dei veri e propri fotogrammi architettonici, attraverso tecniche miste monocromatiche che danno alle sue metropoli un’impronta cinematografica. Nello spazio della città, fatto di strade che intersecano edifici, palazzine e stabilimenti industriali, il tempo si ferma o si è appena fermato”. La curatrice dell’esposizione poi, cita due opere dell’artista a sostegno della sua poetica: “Down Town” (mix media on canvas on board, cm 50 x 65) e “Metropoli” (mix media on canvas, cm 150 x 230). “L’artista – aggiunge in merito – si addentra e penetra in profondità luoghi che si fanno densi di significato, divenendo al contempo tutti i luoghi e nessun luogo, progetti architettonici percorsi da strade che nel medesimo istante stanno ferme e si muovono, vanno e vengono, rimbalzano”.

di Redazione 


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