Coronavirus, 17 casi positivi nella Rsa San Raffaele di Troia: rischio focolaio
Si tratta di 5 operatori sanitari e 12 pazienti
È boom di contagi tra i pazienti della Residenza Sanitaria San Raffaele di Troia. Dopo i casi positivi al coronavirus di due dipendenti e i decessi di altrettante persone in precedenza ricoverate nella struttura, sono diventati nel complesso 17 le persone positive al Covid-19: cinque operatori sanitari e dodici pazienti.
NUMEROSI CONTAGI. La situazione sanitaria all'interno della Rsa San Raffele è preoccupante. Lunedì scorso, 23 marzo, l'Asl aveva disposto l'effettuazione dei tamponi su 52 ricoverati nella struttura e nei confronti di 36 dipendenti tra dirigenti e operatori sanitari. I risultati giunti due giorni dopo non sono confortanti: come detto, salgono a cinque i lavoratori colpiti dal Covid-19 mentre salgono a dodici i pazienti contagiati.
I TIMORI. Sia i vertici dell'Asl Foggia che il governatore della Regione, Michele Emiliano, temono che la Residenza Sanitaria possa trasformarsi in un focolaio e che i numeri possano aumentare. Attualmente la struttura è preclusa all'ingresso e all'uscita di parenti ed estranei ma resta operativa. Gli operatori sanitari si recano a lavoro normalmente sebbene siano stati adottati protocolli di sicurezza. I prossimi giorni saranno cruciali per comprendere se il contagio si è esteso all'esterno ma, soprattutto, per evitare ulteriori contatti. È questo il motivo per cui il sindaco Leonardo Cavalieri ha emanato già dai giorni scorsi un'ordinanza molto stringente nonostante nel paese non risultassero casi tra i residenti.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.