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Non ci fu corruzione: assolti gip, avvocati e funzionari del tribunale di Foggia. Aiga: "Dissolte nubi infamanti"

Cadono le accuse a Zeno e altri quattro imputati

“Accogliamo con estremo favore la pronuncia emessa questa mattina, da parte del Gup del Tribunale di Lecce, con cui sono stati assolti dall’accusa di corruzione il Gip presso il Tribunale di Foggia, Domenico Zeno, due avvocati del Foro Foggiano, Rosario Marino e Pietro Barbaro, la segretaria dell’Avv. Marino e il funzionario del Tribunale di Foggia, Michele Vigorita”. Sono queste le prime parole degli Avvocati Michele Vaira e Valerio Vinelli, rispettivamente Presidente Nazionale AIGA (Associazione italiana Giovani Avvocati), e Presidente della Sezione di Foggia dell’AIGA, dopo aver appreso della notizia dell’assoluzione. La vicenda risale al 2012: per l’accusa – oggi decaduta del tutto - il magistrato avrebbe preso dei soldi da due avvocati in cambio di provvedimenti favorevoli agli assistiti dei legali.

“DISSOLVE LE NUBI”. “Una pronuncia di assoluzione piena, perché il fatto non sussiste, che avvalora la profonda stima da sempre riconosciuta nei confronti dei soggetti coinvolti nella vicenda e che al contempo costituisce una vittoria e un’iniezione di fiducia per tutta l’avvocatura foggiana, i rappresentanti della magistratura sul territorio, e più in generale per tutti coloro i quali, per qualsiasi ragione, hanno a che fare con la giustizia penale” . L’occasione è propizia per i vertici dell’Aiga per togliersi qualche sassolino: “Una decisione che dissolve completamente le nubi che frettolosamente si erano formate sul Tribunale di Foggia, per l’infamante accusa di corruzione tra avvocati e giudici al fine di pilotare provvedimenti giudiziari”.

“RINNOVATA SPINTA”. “Seppure vi fosse sin dall’inizio la profonda convinzione di tale epilogo – proseguono il Presidente Nazionale e il Presidente della Sezione di Foggia dell’AIGA – l’odierna pronuncia di assoluzione non può che costituire una rinnovata spinta, per tutta l’avvocatura foggiana, ed in particolare per la giovane avvocatura, che l’Aiga si fregia di rappresentare, a continuare a svolgere la professione forense all’insegna di quei valori di lealtà e correttezza che devono contraddistinguere la funzione sociale dell’avvocato. Un rinnovato augurio, pertanto al Giudice Domenico Zeno ed ai colleghi Rosario Marino e Pietro Barbaro – concludono -, degni rappresentati della magistratura e dell’avvocatura foggiana”.

di Redazione 


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