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Al “Dalla” di Manfredonia “RespIRA”, la stagione teatrale con quattro esclusive pugliesi

Da fine ottobre ad aprile 2026

Un teatro che si fa respiro condiviso, fiato collettivo, consapevolezza ribelle che coltiva il desiderio di cambiare tutto. È questo il senso più profondo di “respIRA”, la nuova stagione teatrale del Teatro Comunale “Lucio Dalla” di Manfredonia. Il cartellone, presentato ieri sera in un incontro aperto alla città e alla stampa, è ideato e sostenuto dal Comune di Manfredonia, da Puglia Culture e da Bottega degli Apocrifi, con il supporto del Ministero della Cultura e della Regione Puglia.

TRENTASEI TITOLI IN CARTELLONE. Da fine ottobre al prossimo aprile 2026 sono in programma trentasei titoli, fra cui quindici appuntamenti con la prosa, di cui quattro esclusive regionali; dieci spettacoli domenicali dedicati alle famiglie, quattordici spettacoli mattutini per un totale di ventuno repliche per le scuole, a cui si aggiungono un’orazione civile, una festa di comunità per le famiglie e i giovani spettatori, sette laboratori teatrali, un corso di formazione per gli insegnanti e un percorso di formazione per il pubblico.

FIDUCIA DEL PUBBLICO. La stagione è partita con un patto di fiducia vinto con la comunità teatrale del “Dalla”. A distanza di una settimana dal lancio della chiamata pubblica per sottoscrivere un abbonamento al buio, che proponeva una riduzione del costo dell’abbonamento ai primi 100 spettatori, l’operazione è andata oltre le più rosee aspettative con ben 115 spettatori che hanno deciso di sottoscriverlo prima della presentazione pubblica del cartellone. «Il teatro è tenere il fiato sospeso, per più di qualche secondo e poi assieme respirare. Perché quando la vita intorno si fa crudele, serve un cuore allargato e un fiato collettivo, serve quell’ira che non ci fa mollare, che prima che sia troppo tardi ci ricorda: respIRA», le parole direttore artistico della Bottega degli Apocrifi, Cosimo Severo.

APERTURA E CHIUSURA. A trent’anni anni dal debutto, Gabriele Vacis il 15 novembre apre il nuovo anno teatrale del “Dalla” con una rilettura di “Novecento”, uno spettacolo tratto dal celebre monologo di Alessandro Baricco. Il testo, scritto da Baricco per Vacis e Eugenio Allegri, verrà riletto in scena dal regista torinese e dagli attori di PoEM in un racconto che ripercorre la storia e la fortuna dello spettacolo e, parallelamente, quella del pianista nato sull’oceano. La chiusura della stagione, in programma giovedì 23 aprile 2026, è affidata a Liv Ferracchiati, fra le voci più interessanti della drammaturgia contemporanea italiana, artista associato del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, menzione speciale nel 2020 alla Biennale Teatro per la sua rilettura cechoviana di “La tragedia è finita, Platonov”. In questa stagione ritorna proprio a Čechov e a “Tre sorelle”, esplorando il senso di immobilità e il desiderio di cambiamento in chiave moderna.

ALTRE ESCLUSIVE. Oltre a Vacis e Ferracchiati, altre due esclusive pugliesi impreziosiscono il cartellone del “Dalla”. L’8 marzo arriva a Manfredonia “Il fuoco era la cura”, l’attesissima rilettura di “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury della compagnia Sotterraneo. Per la regia di Sara Bonaventura, Claudio Cirri e Daniele Villa, lo spettacolo attraversa e ripropone liberamente questo libro eretico, lo consuma come si fa con un testo amato, letto mille volte e trascinato in mille luoghi: lo sporca, lo dimentica da qualche parte e poi lo ritrova.

COSA NOSTRA. Il 24 marzo, dopo il debutto a Spoleto e il successo lungo settimane nei teatri di Milano e Roma, arriva a Manfredonia il pluripremiato drammaturgo e attore palermitano Davide Enia con “Autoritratto”, una tragedia e un’orazione civile che riavvolge il filo delle vicende di Cosa Nostra avvenute in Sicilia, e in particolar modo a Palermo, attraverso un’accurata analisi personale e collettiva lunga trent’anni.

DALL’ARGENTINA. Il 10 dicembre 2025 la stagione continua con uno spettacolo internazionale in scena prima a Manfredonia e poi a Bari: “Diciassette cavallini” dell’attore e drammaturgo argentino Rafael Spregelburd. Lo spettacolo, che prende spunto dal mito di Cassandra, viene affrontato in due tempi opposti: una Cassandra contemporanea afferma di poter prevedere le disgrazie future, mentre la sua psicoanalista cerca di smontare ogni sua certezza: chi avrà ragione?

LA BOTTEGA, MEPHISTO E ROSENCRANTZ. Passato e futuro si legano in maniera indissolubile in “Sottosopra” della Bottega degli Apocrifi che ritorna in scena a quasi vent’anni dal suo debutto all’interno di Cantiere Apocrifi 25. Lo spettacolo, in scena l’11 aprile 2026 per la regia di Cosimo Severo, racconta una ferita aperta e un conflitto irrisolto: la vicenda dell’Enichem di Manfredonia e la lotta delle donne per salvare la città sottosopra. Sempre per la scena del contemporaneo, mercoledì 1º aprile 2026 Andrea Baracco porta in scena “Mephisto. Romanzo di una carriera”, tratto dal romanzo di Klaus Mann. La stagione continuerà poi con alcuni grandi nomi del teatro popolare alle prese con pagine e testi inaspettati: il 13 dicembre 2025 sono attesi Francesco Pannofino, Francesco Acquaroli e Paolo Sassanelli con “Rosencrantz e Guildenstern sono morti”, classico teatrale contemporaneo di Tom Stoppard, per la regia di Alberto Rizzi.

DA PLAUTO E LA COMMEDIA DI EDUARDO. L’11 gennaio 2026 spazio a Luca Bizzarri e Francesco Montanari e “Il medico dei maiali”, testo e regia di Davide Sacco. Il 18 febbraio 2026 ritorna a Manfredonia Emilio Solfrizzi con un suo particolarissimo “Anfitrione” di Plauto. Il 27 febbraio, invece, il tradizionale appuntamento con la drammaturgia di Eduardo De Filippo si rinnova grazie alla rilettura di “Ditegli sempre di sì”, firmata dal giovane Domenico Pinelli a quarant’anni dalla morte di De Filippo.

di Redazione 


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