I genitori della scuola primaria Pascoli di Foggia restano uniti e compatti nella protesta (iniziata questa mattina e che durerà almeno fino a venerdì) contro la sporcizia e il degrado che nell’ultimo mese attanaglia l’istituto frequentato dai loro piccoli figli.
Stamattina, mentre le mamme restavano in piazzetta, davanti alla scuola, in sit-in insieme ai bambini, una delegazione di papà (tra cui Cesare Sangalli, rappresentante dei genitori in consiglio d’istituto) si è recata all’Ufficio Igiene per sporgere formalmente denuncia e poter così dare il via ad una ispezione sanitaria, che, per la Pascoli, potrebbe, dunque, arrivare già da domani.
Le pulizie della scuola sono ormai ferme da metà dicembre a causa di un disservizio aziendale in cui pesa un sistema di “scatole cinesi”, un sistema di appalti e subappalti (per approfondire leggi…) che sta lasciando i 3 addetti al servizio di igienizzazione della scuola “soli” (ovvero privi di un riferimento organizzativo certo) e senza stipendio da ormai 3 mesi. Motivo per cui questi ultimi hanno iniziato a “incrociare le braccia” ormai da parecchi giorni (GUARDA QUI L’INTERVISTA AI LAVORATORI).
Il risultato è che gli ambienti scolastici ora sono invasi dal sudiciume: pavimenti sporchi, cestini strabordanti di qualsiasi tipo di rifiuto e bagni maleodoranti sono solo la punta di un iceberg più grande e più solido.
L’iceberg dell'inagibilità, in cui metà istituto versa da ormai tre anni, con “riscaldamenti che funzionano a singhiozzo”, denunciano i genitori, ma soprattutto con i piani sotterranei (prima destinati alla scuola materna) retti da enormi ponteggi, in pratica un castello a tre livelli sorretto da “puntelli”, che trasmette un senso di precarietà inaudita. “Ho paura ad accompagnare mio figlio in questa scuola”, ci dice un papà mentre ci accompagna per un giro perlustrativo dell’istituto.
Anche in questa direzione va la battaglia dei genitori, che, dunque, aspettano lo sblocco dei 450mila euro (la cui approvazione dovrebbe arrivare a giorni da Bari) già stanziati dal Ministero per la ristrutturazione della scuola Pascoli. Se così fosse, ha promesso il vice-sindaco D’Emilio, i lavori potrebbero partire già a giugno di quest’anno.
Intanto venerdì ci sarà l’incontro in Prefettura con i rappresentanti della Dussman e della Holding (società rispettivamente appaltante e subappaltante del servizio di pulizia della Pascoli), i lavoratori e le parti sociali. I genitori saranno lì ad attendere il responso, per capire se la pulizia dell’istituto potrà riprendere già da lunedì prossimo o se, invece, saranno costretti a scioperare a oltranza (astenendo i propri figli dalla frequentazione delle lezioni).
I genitori della scuola primaria Pascoli di Foggia restano uniti e compatti nella protesta (iniziata questa mattina e che durerà almeno fino a venerdì) contro la sporcizia e il degrado che nell’ultimo mese attanaglia l’istituto frequentato dai loro piccoli figli.
LA DENUNCIA ALL'UFFICIO IGIENE. Stamattina, mentre le mamme restavano in piazzetta, davanti alla scuola, in sit-in insieme ai bambini, una delegazione di papà (tra cui Cesare Sangalli, rappresentante dei genitori in consiglio d’istituto) si è recata all’Ufficio Igiene per sporgere formalmente denuncia e poter così dare il via ad una ispezione sanitaria, che, per la Pascoli, potrebbe, dunque, arrivare già da domani.
LO SCIOPERO DEGLI ADDETTI ALLE PULIZIE. Le pulizie della scuola sono ormai ferme da metà dicembre a causa di un disservizio aziendale in cui pesa un sistema di “scatole cinesi”, un sistema di appalti e subappalti (per approfondire
LEGGI QUI) che sta lasciando i 3 addetti al servizio di igienizzazione della scuola “soli” (ovvero privi di un riferimento organizzativo certo) e senza stipendio da ormai 3 mesi. Motivo per cui questi ultimi hanno iniziato a “incrociare le braccia” ormai da parecchi giorni (
GUARDA QUI L’INTERVISTA AI LAVORATORI).
IL DEGRADO. Il risultato è che gli ambienti scolastici ora sono invasi dal sudiciume: pavimenti sporchi, cestini strabordanti di qualsiasi tipo di rifiuto e bagni maleodoranti sono solo la punta di un iceberg più grande e più solido. L’iceberg dell'inagibilità, in cui metà istituto versa da ormai tre anni, con “riscaldamenti che funzionano a singhiozzo”, con "i lavabi e i servizi igienici non a norma per i bambini" (sono, infatti, di dimensioni omologate per gli adulti), denunciano i genitori, ma soprattutto con i piani sotterranei (prima destinati alla scuola materna) retti da enormi ponteggi, in pratica un castello a tre livelli sorretto da “puntelli”, che trasmette un senso di precarietà inaudita. “Ho paura ad accompagnare mio figlio in questa scuola”, ci dice un papà mentre ci accompagna per un giro perlustrativo dell’istituto.
LA BATTAGLIA PER LA RISTRUTTURAZIONE. Anche in questa direzione va la battaglia dei genitori, che, dunque, aspettano lo sblocco dei 450mila euro (la cui approvazione dovrebbe arrivare a giorni da Bari) già stanziati dal Ministero per la ristrutturazione della scuola Pascoli. Se così fosse, ha promesso il vice-sindaco D’Emilio, i lavori potrebbero partire già a giugno di quest’anno.
VENERDì L'INCONTRO IN PREFETTURA. Intanto venerdì ci sarà l’incontro in Prefettura con i rappresentanti della Dussman e della Holding (società rispettivamente appaltante e subappaltante del servizio di pulizia della Pascoli), i lavoratori e le parti sociali.
I genitori saranno lì ad attendere il responso, per capire se la pulizia dell’istituto potrà riprendere già da lunedì prossimo o se, invece, saranno costretti a scioperare a oltranza (astenendo i propri figli dalla frequentazione delle lezioni).