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“Pericolo crollo”,  serve sgomberare l’ex Distretto Militare e uno stabile di via San Severo: 24 famiglie in un campo di accoglienza

L'ordinanza della Commissione Straordinaria chiama in causa la Protezione Civile

Dovranno essere immediatamente sgombrate le famiglie che occupano l’ex Distretto Militare di Foggia e lo stabile di via San Severo, terza traversa, al civico 1. Vi è “un imminente pericolo di crollo degli edifici” e, dunque, la Commissione Straordinaria, con un’ordinanza del 16 novembre, ha attivato il centro operativo comunale di Protezione Civile per la predisposizione di un campo di accoglienza con tende e container dove trasferire gli interessati. Alla Regione Puglia, inoltre, è stata chiesta la dichiarazione dello stato di emergenza.

LE FAMIGLIE OCCUPANTI. È allarme assoluto per le 24 famiglie che occupano l’ex distretto militare e lo stabile di Via San Severo a Foggia. In tutto si tratta di 78 persone: 44 di cui 13 minori presso la Ex Caserma Oddone e 34 di cui 8 minori nella periferia nord della città. Gli occupanti senza titolo degli immobili sono stati deferiti all’autorità giudiziaria e sono destinatari di un’ordinanza di sgombero già dal marzo 2021. Nonostante il provvedimento di alcuni mesi fa e il successivo pronunciamento del Tar che ha respinto il ricorso presentato dalle famiglie, di fatto nessun trasferimento è avvenuto.

IL PERICOLO DI CROLLO. Intanto, però, le condizioni si sono aggravate. Un nuovo sopralluogo effettuato dagli uffici tecnici comunali lo scorso 9 novembre ha evidenziato “l’aggravarsi dello stato di pericolo, ravvisando il rischio di cedimento della struttura di copertura dell’immobile e finanche del crollo dell’intero stabile”. Una situazione ulteriormente complicata “dalla prevista evoluzione delle condizioni metereologiche, rispetto alle quali non può escludersi nei prossimi giorni l’interessamento del territorio comunale di fenomeni atmosferici di particolare intensità sotto il profilo del rischio idrogeologico ed idraulico per piogge e temporali”.

LO SGOMBERO E IL CAMPO DI ACCOGLIENZA. La tutela dell’incolumità fisica degli inquilini rende immediatamente necessario prendere provvedimenti per il trasferimento. È stata effettuata, da parte del Comune, una ricognizione di soluzioni abitative alternative ma al momento nessuna è disponibile con tempi compatibili rispetto all’urgenza di trasferire le famiglie. Anche alberghi e b&b non hanno dato disponibilità immediata per l’accoglienza. Da qui la necessità di attivare il centro operativo di Protezione Civile. La volontà è quella di dar vita a un nuovo campo di accoglienza, tra le ipotesi vi è quella di montare nuovi container presso il campo degli Ulivi nel quartiere Ordona Sud.

LA DICHIARAZIONE DI EMERGENZA. Intanto, fa sapere la commissione, “nonostante lo sforzo profuso, sia dal punto di vista tecnico che sociale, non potendo fronteggiare l’emergenza in atto con le sole risorse umane e finanziarie a disposizione, si è provveduto ad inoltrare al Presidente della Regione Puglia non solo la richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza e dello stato di calamità del territorio di Foggia, ma anche la attivazione di un urgente tavolo tecnico al fine di valutare edefinire congiuntamente tutte le possibili soluzioni per affrontare la situazione emergenziale in atto. Proprio nella mattinata di oggi, 19 novembre, la Regione Puglia ha manifestato la propria disponibilità in tal senso.

di Redazione 


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