Il prete di frontiera don Ivone Cavraro lascia Foggia, per lui nuovo incarico alle pendici delle Alpi
Sarà parroco della diocesi di Lamon, Arina, San Donato in provincia di Belluno
Don Ivone Cavraro, dopo circa trent'anni, termina il suo incarico pastorale all'interno della diocesi di Foggia-Bovino. Per lui sarà un ritorno alle origini, nella regione in cui è nato, in Veneto, a 800 chilometri di distanza. Sarà parroco nella chiesa di Lamon, Arina, San Donato in provincia di Belluno.
PRETE DI FRONTIERA. Il noto sacerdote lascia Foggia e il suo incarico pastorale trentennale in Capitanata che lo ha visto da sempre in prima linea: da Borgo Segezia a Bigene, nel cuore dell'Africa in Guinea Bissau, fino all'impegno per il popolo ucraino, martoriato dalla guerra. È stato innanzitutto prete di frontiera nel suo ministero di parroco della Chiesa Beata Maria Vergine di Fatima a Borgo Segezia, tra la fine anni novanta e gli inizi del duemila. Nelle campagne iniziarono a riversarsi numerosi migranti, soprattutto africani, impegnati nella raccolta del pomodoro. Prima ancora che le istituzioni si attivassero, per lui fu naturale mettere in piedi un campo di accoglienza sul retro della parrocchia. I migranti trovavano lì uno spazio per piantare le loro tende, un servizio docce e pasti per rifocillarsi.
L'IMPEGNO IN AFRICA E PER L'UCRAINA. Nel 2008 l'incarico fidei donum in Africa. A Bigene, nel nord del paese al confine con il Senegal, don Ivone ha prestato il suo servizio come parroco nell'ambito del gemellaggio tra la diocesi di Foggia-Bovino e quella di Bissau. Per lunghi anni ha contribuito a costruire un ponte con la popolazione di circa 60 villaggi sparsi nella foresta. Poi il ritorno a Foggia (e la disavventura di ritrovarsi cancellato all'anagrafe del Comune) e l'ultimo impegno nella parrocchia di San Giovanni Battista. Nei mesi scorsi si è prodigato per la popolazione ucraina contribuendo a raccogliere aiuti umanitari inviati a Odessa. Gli ultimi novantanove pacchi sono stati appena spediti per un totale di quasi nove tonnellate di cibo.
IL SALUTO. “Grazie sorelle e fratelli di Foggia. E con il grazie dal profondo del mio cuore, vi chiedo una preghiera per me e la mia nuova missione pastorale”. Don Ivone ha salutato così, in poche righe, i suoi parrocchiani e fedeli. Tornerà alle 'origini', lui che è nato a Cervarese Santa Croce, in provincia di Padova. Svolgerà il suo servizio nella Diocesi di Lamon, Arina, San Donato in provincia di Belluno alle pendici delle Alpi, a 800 chilometri di distanza dalla città che lo ha 'adottato' per oltre trent'anni.
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