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Botte, palpeggiamenti e soprusi al Don Uva di Foggia: chiuse le indagini per 32 persone tra infermieri, oss ed educatrici

Sono accusate dei reati di violenza sessuale, sequestro di persona e maltrattamenti

Sono 32 in totale le persone accusate dalla procura del tribunale di Foggia a vario titolo dei reati di maltrattamenti, violenza sessuale e sequestro di persona, nei confronti dei pazienti disabili ricoverati presso l’Istituto ortofrenico del Don Uva di Foggia. Il pm Pietro Iannotta ha chiuso, dopo circa 2 anni, le indagini dell’inchiesta, denominata “New Life”, scattata a gennaio 2023.

ORRORE AL DON UVA. Gli accusati sono infermieri, operatori socio sanitari, educatori professionali e un addetto alle pulizie, tutti dipendenti presso l’Istituto ortofrenico della struttura riabilitativa di via Lucera. Con l’ausilio di telecamere installate nel reparto e a captazioni ambientali gli inquirenti hanno portato alla luce l’orrore vissuto nell’estate dal 2022 da ventotto degenti, quasi tutte donne, sottoposte a umiliazioni fisiche e psichiche di ogni genere.

I REATI. Nei 69 capi d’accusa, la procura contesta maltrattamenti aggravati nei confronti di quasi tutti gli accusati per aver sottoposto sistematicamente i pazienti a umiliazioni, percosse, minacce, ingiurie e molestie, approfittando della loro età avanzata e delle loro condizioni indifese. Le donne venivano afferrate per capelli, colpite al volto e sul corpo con schiaffi e pugni, trascinate nei corridoi. Nei loro confronti venivano rivolte epiteti e offese riportate testualmente nel provvedimento e irripetibili. In tre casi sono avvenute violenze sessuali fatte di abusi e palpeggiamenti.

CONFESSIONI E RICHIESTA DI PATTEGGIAMENTO. In questi due anni, seguiti all’ordinanza cautelare scattata a gennaio 2023, diversi indagati, nel corso degli interrogatori di garanzia, hanno confessato e collaborato nell'individuare gli altri colpevoli. Nei loro confronti (25 su 32 persone coinvolte) la procura ha proposto il patteggiamento con applicazioni di pene che vanno dai 4 mesi per l’unico accusato di solo favoreggiamento ai 2 anni e 4 mesi per l’operatrice sanitaria accusata di dodici episodi di sequestro. Gli indagati hanno ora 20 giorni per fornire memorie difensive prima della richiesta di rinvio a giudizio.
Le immagini delle videocamere

di Redazione 


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