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Donne del bene e del male: il nuovo libro di Cinzia Tani

Incontro online con Ubik e Unesco

Coppie di donne in apparenza lontanissime tra loro ma che, accostate in un modo originale, trovano punti di incontro cruciali. Sono le eroine del bene e quelle del male le protagoniste del nuovo libro di Cinzia Tani, scrittrice e giornalista che da sempre attraverso i suoi lavori cerca di colmare i buchi della storia al femminile.

L’EVENTO. Martedì 16 marzo, alle ore 18.30, l’autrice e conduttrice televisiva incontra online il pubblico del Club per l’UNESCO di Foggia e della libreria Ubik, in diretta streaming sulle rispettive pagine Facebook: al centro della serata, la presentazione del suo Angeli e carnefici (Rizzoli, 2021), di recentissima pubblicazione e già apprezzato da critica e lettori. A dialogare con Cinzia Tani sarà la responsabile eventi del club, Lucy Petrucci. Presentazione dell’evento di Alessandro Galano della libreria Ubik. Saluti e introduzione a cura della Presidente Club per l’Unesco Foggia, Floredana Arnò. Interviene, la psicoterapeuta Enza Paola Cela.

UNDICI DONNE, IL BENE E IL MALE. Undici donne straordinarie e undici spietate assassine. Undici hanno intrapreso la strada del bene e undici quella del male. Apparentemente abitano mondi distanti destinati a non incontrarsi mai, eppure qualcosa lega a due a due queste donne formando coppie unite da un doppio filo. Che cosa hanno in comune? Lo stesso anno di nascita e forse anche qualche dettaglio in più. Come Tina Modotti e Marie Besnard che hanno avuto entrambe un’infanzia povera, ma sono state molto amate dai genitori: l’una è diventata una fotografa e un’attivista impegnata in politica e l’altra è diventata un’avvelenatrice seriale accusata di parricidio e matricidio. Oppure Hannah Arendt e Ilse Koch, entrambe tedesche: la prima è dovuta fuggire dalla Germania perché ebrea, la seconda è il volto più atroce del nazismo, la sadica aguzzina degli ebrei internati nel campo di concentramento di Buchenwald. La prima è la teorica della banalità del male, la seconda lo incarna.

AMBIENTE O GENETICA. Quanto conta l’infanzia nella storia di una donna che diventa «grande» nel crimine, nell’arte, nell’attività politica o nella scienza? La diversità di educazione, ambiente e incontri condiziona le scelte? Oppure è il Dna che determina inevitabilmente l’esistenza di ciascuno di noi? Oggi le teorie di Cesare Lombroso, il padre dell’antropologia criminale, e della fisiognomica sono ampiamente superate da un approccio interdisciplinare basato sull’interazione tra geni e ambiente. È in questa direzione, infatti, che si muove Cinzia Tani nel ripercorrere le storie di ventidue donne vissute tra Ottocento e Novecento, indagando il modo in cui tutto è cominciato: il tipo di famiglia, il background sociale e culturale, le amicizie, i primi amori. Dettagli poco noti che possono fare una grande differenza nel futuro di una persona e trasformare una donna in un angelo o una carnefice.

L’AUTRICE. Cinzia Tani è giornalista e scrittrice, autrice e conduttrice radiotelevisiva. Nel 2004 è stata nominata dal presidente Ciampi cavaliere della Repubblica per meriti culturali. Tra i suoi libri: “Assassine” (Mondadori, 1998), “L’insonne” (Mondadori, 2005), “Sole e ombra” (Mondadori, 2007, premio Selezione Campiello), “Lo stupore del mondo” (Mondadori, 2009), “La storia di Tonia” (Mondadori, 2014), “Donne pericolose” (Rizzoli, 2016), “Il capolavoro” (Mondadori, 2017), “Darei la vita” (Rizzoli, 2017), “Figli del segreto” (Mondadori, 2018), “Donne di spade” (Mondadori, 2019) e “Amanti e rivali” (Mondadori, 2020). www.cinziatani.it.

di Redazione 


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