Spaccio, 22enne ai domiciliari. Denunciata la madre: aveva montato impianto di videosorveglianza per evitare controlli
Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti: con questa accusa è stato arrestato a Cerignola, Matteo Clemente, pregiudicato 22enne.
L’INTERVENTO. Già due mesi fa venne arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, quando aggredì i militari durante una perquisizione presso il suo domicilio. In quest’ultima occasione i carabinieri, appostati per ore in attesa del momento giusto per agire, sono riusciti a entrare di soppiatto in casa sua, sorprendendo quattro persone che, soldi alla mano, stavano aspettando mentre Clemente preparava loro le dosi di cocaina. Su un mobile, difatti, i militari hanno trovato la cocaina, non ancora confezionata, in pietra, del peso totale di circa 18 grammi che, data la purezza, avrebbe fruttato sul mercato circa 2000 euro. I militari hanno sequestrato anche una somma contante di 330 euro, della quale lo spacciatore, disoccupato, non è riuscito a spiegare la provenienza. Su disposizione del P.m. di turno, Clemente è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
LA VIDEOSORVEGLIANZA. La madre del 22enne, invece, è stata denunciata in stato di libertà perché, a supporto dell’attività di spaccio del figlio, aveva predisposto un impianto di videosorveglianza che non riprendeva le aree strettamente di pertinenza dell’abitazione, ma di tutta la zona circostante, così da avere contezza di eventuali controlli.
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