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Due giovani in Consiglio Comunale, Alice Amatore e Mario Cagiano ci credono: "Il rinnovamento deve partire dalla Cultura e dalle periferie"

Sono giovani e motivati, credono nella Cultura come strumento capace di portare rinnovamento e rigenerazione a partire dalle periferie. Non sono spaventati dal confronto con alcuni “anziani” della politica locale, anzi si sentono rappresentanti di tutti coloro che finora non lo sono stati. Alice Amatore e Mario Cagiano hanno rilanciato la loro sfida politica anche ieri, nel corso di un incontro a L’Altrocinema Cicolella dove hanno esposto le ragioni della propria candidatura al Consiglio Comunale per le prossime Elezioni Comunali di Foggia del 22 23 ottobre. 

LE MOTIVAZIONI. Con loro c’erano Maria Aida Episcopo, candidata sindaco del campo largo progressista, Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione Puglia e Paolo Campo, presidente della Commissione Ambiente e Territorio del Consiglio regionale della Puglia. “La nostra candidatura non è la fuga in avanti di due ragazzi che hanno deciso di buttarsi in questa avventura ma è espressione di un gruppo di persone che crede in un rinnovamento, con una serie di principi chiave: il concetto di cultura per combattere le diseguaglianze, portata quindi anche nelle periferie. Ma anche creare luoghi di rigenerazione urbana e affrontando il problema delle fragilità, che spesso vengono ignorate in questa città”, ha spiegato Alice Amatore. Con lei Mario Cagiano, con cui nel 2019 aveva lanciato l’esperienza associativa di Ottavia con l’obiettivo di portare avanti un rinnovato protagonismo giovanile. “Il nostro non è un ticket costruito ma naturale – spiega Cagiano -. Vogliamo dare grande attenzione ai giovani perché non è possibile che per 7 anni le politiche giovanili non siano mai state toccate. In questi anni, inoltre, le politiche culturali sono state fortemente ristrette e non hanno mai avuto un fine sociale. Non serve un organizzatore di eventi a questa città ma la Cultura deve essere riportata nelle periferie, diventando anche un indotto economico”. 

IL CONFRONTO. Non spaventa i due ragazzi foggiani il confronto generazionale con altri candidati al Consiglio Comunale. “Questo tema è molto sentito – spiega Amatore - noi crediamo che la nostra candidatura debba rappresentare chi non si sente attualmente rappresentato come i nostri coetanei. Il peso politico delle persone si misura nelle urne e non in base all’età e al numero di mandati politici. Il rinnovamento di cui parliamo è una questione di idee quindi cercheremo di metterci tutto l’entusiasmo che abbiamo, poi saranno gli elettori a decidere”. Le fa eco Mario Cagiano: “Qualcuno si sta divertendo a darci l’estrema unzione politica dandoci per spacciati ma non è così perché abbiamo tutte le carte in regola per giocarci questa partita politica”. 

LA CITTA’. Sullo sfondo una città sfiduciata dopo l’ultimo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. “Questa città è stata difficile da vivere, io ultimamente sono stata portata lontana da Foggia dalla scelta di studiare qualcosa che qui non c’era ma i miei anni fuori li ho vissuti sperando nel primo volo di ritorno. Sono tornata in una città ferma sempre allo stesso punto quindi la speranza è che questa tendenza si inverta”, dice Alice Amatore mentre per Mario Cagiano “il Commissariamento per infiltrazioni mafiose è stato un duro colpo per la città ma c’è stato man mano, in questi anni, un sentimento nuovo che ha portato qualcuno ad avvicinarsi anche a forme di associazionismo nuove. Ora la politica deve essere capace di mettere in rete tutte queste esperienze che si sono create, ridando fiducia a tutte quelle persone che l’hanno persa. Un alto astensionismo al primo turno sarebbe un disastro per la democrazia”.

di Saracino Nicola


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