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Elezioni, Episcopo in piazza con le liste giura amore eterno a Foggia: "Mi impegnerò fino allo stremo delle forze"

"Foggia è la mia città, il mio punto originario e vorrei che questa città fosse coraggiosa per la propria riscossa e grata a tutti i cittadini che vorranno amarla e sostenerla”. Giura amore eterno alla sua Foggia Maria Aida Episcopo, candidata a essere la prima sindaca donna della città alle Elezioni Comunali del 22 e 23 ottobre. Lo ha fatto in occasione dell’incontro unitario con le rappresentanze delle liste del Campo Largo Progressista a Piazza Giordano. “Le immagini della gente che ti stringe la mano e ti dà fiducia sono carezze per me e dicono che non ci si vuole rassegnare ma ci si vuole riprovare tutti insieme e con fiducia – spiega -. Il campo largo è giusto perché stava dall’altra parte quando la nostra storia si è interrotta. Io questa città la amo, vivo in un quartiere con criticità notevoli e vi prometto che mi impegnerò per Foggia fino allo stremo delle forze”. 

IL CAMPO LARGO. Dinanzi a circa 300 persone (ci si aspettava forse qualcosa in più), sono sfilati i rappresentanti delle 10 liste che sostengono la Episcopo come sindaca di Foggia. Così Luciano Beneduce (Comunità Politica per Foggia): “È tempo che Foggia si rialzi, la crisi economica ha reso possibili le infiltrazioni mafiose. Questo deve diventare solo un ricordo del passato. Foggia si è lasciata scivolare troppe crisi come la G&W che ha lasciato decine di lavoratori senza lavoro”. Patrizia Lusi (Con Foggia) cita un aneddoto di questa campagna elettorale: “Oggi (ieri, ndr) abbiamo assegnato in un paese della Capitanata una borsa di studio a un ragazzo che non si poteva permettere di studiare. In quel momento mi sono venute in mente tutte le potenzialità di questa città. Abbiamo candidato tutte persone con competenza dedite alla collettività, ce la possiamo fare”. Pasquale Cataneo (Italia del Meridione) ha sottolineato come “se negli ultimi anni 10mila giovani sono andati via è una sconfitta per tutti. Vogliamo una città che sappia costruire una nuova storia”, mentre Marco Pellegrini (Movimento Cinque Stelle) punta l’accento sul profilo dei candidati: “Sono uomini e donne che hanno raccolto la sfida di far rinascere questa città dopo lo ‘stupro’ dello scioglimento per mafia. Ci sono tutte le condizioni per ripartire. Sarà Foggia a decidere se stare con gli alleati con Landella o con chi può far rinascere la città”. “Quello che ha contraddistinto questa campagna elettorale è una scarsa attenzione ai temi ma una denigrazione dell’altra parte. Foggia ha bisogno di confrontarsi sui programmi, deve diventare un grande contenitore culturale e con spazi e verde pubblico fruibili e sicuri”, ha sottolineato Vincenzo Notarangelo (Nessuno escluso) mentre Pasquale Magrone (Noi Popolari) sottolinea come nella lista ci siano “persone impegnate nel sociale, sul lavoro, che daranno una mano alla città a voltare pagina”. A portare la voce del Pd c’ha pensato il vice presidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese: “Il 22 e 23 ottobre dobbiamo cancellare un luogo comune, che da questa città si debba scappare. Abbiamo la necessità di ridare a Foggia la normalità. E per fare questo bisogna lavorare anche sulle cose piccole. Dobbiamo fare in modo che questa città metta da parte la mafia. E per fare tutte queste cose l’unico modo è votare Maria Aida Episcopo”. Gianni Stea (Popolari per Foggia) rimarca l’impegno della Regione Puglia: “Il campo largo lo si deve a una capacità di sintesi di tutti gli attori in campo. Maria Aida (Episcopo, ndr) ha il dovere di ringraziare Emiliano che ha permesso questa grande coalizione. Abbiamo il dovere di dare una svolta a questa comunità”. Per Gino Marino (Riscossa Civile) bisogna “immaginare una città in cui si deve creare lavoro, rendendola policentrica”, mentre per Rosa Cicolella (Tempi Nuovi) “la Episcopo è il cemento che ha tenuto insieme questa coalizione. Foggia ha questa opportunità, ha bisogno di rimettere in pista la sicurezza, la cultura, il vivere civile. Ringrazio le donne di tutte le liste che hanno messo il proprio impegno per queste elezioni”. 

CULTURA E LAVORO. La serata ha vissuto anche di due intermezzi legati a temi capisaldi della candidatura di Maria Aida Episcopo, come Lavoro e Cultura. Sul primo fronte, significativa è stata la testimonianza di Christian Tricarico (delegato FIOM CGIL), uno dei lavoratori licenziati dalla G&W: “La Tozzi in 40 anni ha offerto lavoro e diritti, l’acquisizione da parte degli americani rappresentava per noi una grande opportunità di sviluppo nell’era della transizione ecologica. Ma ci sbagliavamo. Il 18 gennaio è emersa tutta l’ipocrisia di questo gruppo. La Regione Puglia ha fatto la sua parte ma l’azienda ha rispedito tutti al mittente. Grazie al sostegno di questa coalizione stiamo portando avanti la nostra istanza. Stiamo cercando di costituire un comitato che arrivi poi a un Patto territoriale. Se non saremo uniti saremo vittime di noi stessi”. Non da meno il focus sul teatro con Dino La Cecilia, che ha mostrato sul palco il foglio della denuncia alla questura dopo l’episodio del furto al Piccolo Teatro. “Noi non abbiamo paura perché crediamo nella bellezza. Tanta gente che ci è stata vicina, qualcuno voleva anche farci una donazione ma abbiamo detto no perché siamo dei privilegiati. Noi faremo quello che sappiamo fare, spettacolo: e da quello ripartiremo”.

di Saracino Nicola


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