Emmaus, la comunità si racconta in un docu-film in anteprima assoluta
Appuntamento a Parcocittà
La storia di una realtà che ha rivoluzionato il modo di accogliere e recuperare umanità si intreccia con quella di una città e di un territorio. È Emmaus, “la comunità sulla strada” che, da oltre quarant’anni, è un punto di riferimento per persone e famiglie in difficoltà: mercoledì 9 settembre, alle ore 20.30, a Parcocittà si racconta la sua storia in un docu-film, per la prima proiezione ufficiale.
DAL 1978 A OGGI, PARLANDO ANCHE DI FOGGIA. Realizzato dall’archivista e documentarista Luciano Toriello, il documentario, strutturato in quattro episodi, parte dal lontano 1978, anno di fondazione della comunità, per arrivare sino ai nostri giorni. “Il film ripercorre la storia della nostra realtà, con immagini d’epoca risalenti a tantissimi anni fa – ha spiegato il presidente di Emmaus, Marino Valente, primo laico a ricoprire la carica dal 2011 – e intrecciandola poi con quella della città di Foggia e del territorio circostante, riprendendo spezzoni di storia locale”.
UNA STORIA FATTA DI TANTE STORIE. Si parte così dalla prima struttura di Emmaus, ubicata in una casa cantoniera a venticinque chilometri da Foggia ed esito dell’esperienza ispirata ai valori di Don Bosco nata in seno alla parrocchia del Sacro Cuore, per poi arrivare nell’odierna sede di via Manfredonia, in località Torre Guiducci. In mezzo però, c’è una storia fatta di tanti progetti e attività, come quando fu inaugurata la Casa del Giovane di viale Candelaro, nel 1997: “Nacque dopo tante perplessità da parte dei politici dell’epoca – ricorda Marino Valente – che però, via via, dovettero ricredersi, convincendosi della bontà dell’iniziativa e anzi, con il sindaco di allora, Paolo Agostinacchio, partecipando in prima linea all’inaugurazione”.
MESSAGGIO DI SPERANZA E CAMBIAMENTO. “Questo documentario – ha continuato il presidente di Emmaus – spero che porti un messaggio di speranza soprattutto tra i giovani di oggi e che li sproni al cambiamento, sulla scia della nostra esperienza che, di fatto, ha cambiato un territorio”. Alla proiezione a Parcocittà, pertanto, sarà possibile accedere soltanto tramite prenotazione, ma è più che probabile – fanno sapere da Emmaus – che si organizzi una seconda serata di replica, viste le tante richieste già pervenute. L’evento è organizzato, oltre che da Emmaus, anche da Fondazione Siniscalco Ceci e da Memorie Audiovisive della Daunia.
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