F35 nei cieli di Foggia, il "caso" arriva in Parlamento
L'onorevole Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, ha presentato una interrogazione a risposta scritta alla Presidenza del Consiglio e ai Ministeri di Difesa e Esteri. L'iniziativa politica arriva a poche ore dalla manifestazione organizzata in città da alcuni gruppi pacifisti.
L'ATTACCO ALL'IRAN. Nell'interrogazione si legge che “è in corso nei cieli italiani, sino al 15 giugno 2021, a partire dalla base aerea di Amendola (Foggia), un'esercitazione congiunta delle forze aeree italiane, statunitensi, britanniche e israeliane denominata Falcon Strike 2021; autorevoli mezzi di stampa israeliani presentano queste esercitazioni come dirette a migliorare l'addestramento dei piloti israeliani nella prospettiva di un attacco all'Iran («Iran is in our focus» ha dichiarato un anonimo ufficiale al Times of Israel il 6 giugno 2021)” e che la Rete italiana pace e disarmo ha definito inaccettabile e fortemente preoccupante tale esercitazione”.
CONTRO LA COSTITUZIONE. Per l'esponente di Sinistra Italiana “la fissazione di tali esercitazioni militari, a pochi giorni dai devastanti bombardamenti effettuati dalle stesse forze aeree israeliane sulla città di Gaza, che hanno causato un numero considerevole di morti tra i civili, rovescia completamente la tradizionale politica del nostro Paese di equivicinanza nei confronti dei Paesi coinvolti e innanzitutto del popolo e delle autorità palestinesi e di Israele”, inoltre, sempre per il parlamentare di Sinistra Italiana: “lo svolgimento di esercitazioni di cui è indicata, sia pure non ufficialmente, la finalità offensiva, contrasta con l'interesse nazionale dell'Italia e con le necessarie azioni in campo internazionale di cui dovrebbe essere interprete dirette al ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, come previsto dall'articolo 11 della Costituzione".
NON PARTECIPARE. Fratoianni chiede: “se il Governo non intenda valutare l'opportunità di non partecipare ad esercitazioni militari congiunte con qualunque Stato coinvolto nelle tensioni e negli avvenimenti bellici del Vicino Oriente, e allo scopo, di interrompere con effetto immediato la citata esercitazione”.
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