Esordire a cinquant’anni e conquistare i lettori: la rivelazione Roberta Recchia
Protagonista il romanzo “Tutta la vita che resta”
Un viaggio dentro una famiglia italiana che comincia in una domenica di novembre del 1956 e arriva sino agli anni ’80. A narrarlo, un’autrice che si rivela per la prima volta ai lettori all’età di cinquant’anni e che comincia la sua storia dalla vicenda di una ragazzina che scappa da una festa sulla spiaggia.
L’APPUNTAMENTO IN LIBRERIA. È “Tutta la vita che resta” (Rizzoli, 2024), romanzo dolcissimo, doloroso, intimo e corale che esplora i meccanismi della vergogna e del lutto, ma soprattutto dell’affetto e della cura, al centro della presentazione di mercoledì 22 maggio alle ore 18.30 negli spazi della libreria Ubik. La scrittrice Roberta Recchia, tra le rivelazioni di questi ultimi mesi proprio grazie al passaparola dei lettori, incontra per la prima volta il pubblico di Foggia. A conversare con l’autrice saranno il libraio Salvatore D’Alessio e la giornalista Francesca Romana Cicolella.
ESORDIO MAGNETICO. Uno strappo che sembrava impossibile da ricucire, una famiglia che nel corso degli anni ritrova la strada nella forza dei legami. Ci sono libri che ti entrano dentro, che ti accompagnano per mano nella vita di tutti i giorni. È ciò che succede con l’esordio magnetico di Roberta Recchia, una storia da cui non ci si stacca, con protagonisti vivi, autentici. Come Marisa e Stelvio Ansaldo, che nella Roma degli anni Cinquanta si innamorano nella bottega del sor Ettore, il padre di lei. La loro è una di quelle famiglie dei film d’amore in bianco e nero, fino a quando, anni dopo, l’adorata figlia sedicenne Betta – bellissima e intraprendente – viene uccisa sul litorale laziale, e tutti perdono il proprio centro. Quell’affetto e quella complicità reciproca non ci sono più, solo la pena per la figlia persa per sempre. Nessuno sa, però, che insieme a Betta sulla spiaggia c’era sua cugina Miriam, al contrario timida e introversa, anche lei vittima di un’indicibile violenza.
L’INDAGINE. Sullo sfondo di un’indagine rallentata da omissioni e pregiudizi verso un’adolescente che affrontava la vita con tutta l’esuberanza della sua età, Marisa e Miriam devono confrontarsi con il peso quotidiano della propria tragedia. Il segreto di quella notte diventa un macigno per Miriam fin quando – ormai al limite – l’incontro con Leo, un giovane di borgata, porta una luce inaspettata: l’inizio di un amore che fa breccia dove nessuno ha osato guardare.
L’AUTRICE. Roberta Recchia, classe 1972, ha laurea in Lingue e Letterature europee e americane. Insegnante in un liceo romano, scrive dall’età di 11 anni, è al suo esordio letterario.
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