Fanno esplodere Bancomat poi la fuga: chiodi lanciati per strada, i Carabinieri arrestano uno della banda
L'auto aveva targhe tedesche
Come già anticipato nei giorni scorsi, è stata individuata la banda che lo scorso sabato ha fatto esplodere un Bancomat a Orsara di Puglia. Al momento uno dei malviventi è stato arrestato dai Carabinieri.
LA VICENDA. Nella notte dello scorso sabato 4 febbraio la Centrale Operativa del Comando Provinciale di Foggia ha inviato due pattuglie dell'Aliquota Radiomobile del NORM della Compagnia di Foggia sulla SS 90, direzione Bovino, in quanto, intorno alle 3, a Orsara di Puglia ignoti malfattori avevano fatto saltare, con l’uso di esplosivo, il bancomat della Banca Popolare di Milano, per poi allontanarsi a bordo di una Fiat Stilo di colore grigio.
CHIODI E ARIETE. Grazie alle tempestive segnalazioni telefoniche sul 112 di alcuni residenti che, svegliati di soprassalto dal boato, avevano fatto in tempo a vedere i responsabili allontanarsi, in pochi minuti i Carabinieri sono riusciti a intercettare la Stilo lungo la Sp 110. Da qui ne è nato un rocambolesco inseguimento, durato una trentina di chilometri, lungo i quali i fuggitivi hanno tentato in ogni modo di disfarsi degli inseguitori, lanciando contro la loro auto tutto quello che capitava per le loro mani, compreso, oltre agli ormai soliti chiodi a tre punte, addirittura l'ariete artigianale che avevano usato poco prima per abbattere la porta di ingresso della banca. Solo l'abilità del militare autista - evidenziano gli inquirenti - ha evitato drammatiche conseguenze.
LA FUGA. L'inseguimento è continuato così fino a quando i fuggiaschi non si sono trovati la strada bloccata da un'altra pattuglia, fatta convergere in ausilio dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale. A questo punto i tre malviventi, fermata e abbandonata l'auto, hanno proseguito la fuga a piedi, favoriti dal buio, nelle campagne circostanti. Qui, però, è immediatamente iniziato un rastrellamento, che ha infine permesso di bloccare uno dei malviventi, successivamente identificato in Mario Di Stasio, 47enne di Orta Nova, con precedenti specifici per furto, rapina e detenzione di esplosivi.
LA TARGA TEDESCA. A bordo dell'auto abbandonata, risultata rubata a Ordona lo scorso 2 febbraio, è stata quindi recuperata la refurtiva, consistente in 8.000 euro, un passamontagna e un berretto di lana. Di particolare interesse investigativo sono subito apparse le targhe tedesche che vi erano state applicate, risultate intestate a una Porsche Cayenne, il cui furto era stato invece denunciato ad Andria nel dicembre dell’anno scorso, e già segnalata per episodi analoghi. Si cercano i complici.
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