Amareggiato mister Gallo dopo la sconfitta per 3-2 del suo Foggia: “Il Foggia ha smesso di giocare a calcio al trentesimo del primo tempo. La responsabilità di questa sconfitta è mia perché non sono stato in grado di far percepire quello che sentivo io. La situazione è addirittura peggiorata dopo il 2-0 perché non tornavamo più. Non mi sono piaciuti per niente i ragazzi. Questa sconfitta me la ricorderò fino all’ultimo giorno che resterò a Foggia”.
LE MOTIVAZIONI. Il tecnico non cerca alibi nemmeno per aver giocato in Coppa in settimana: “Lo avevo detto che era una partita impegnativa e noi abbiamo sbagliato lettura della gara. Loro avevano la bava alla bocca che dovevamo avere noi”. Il tecnico rossonero comunque non cancella quanto di buono fatto finora: “Ci vuole equilibrio, è vero che abbiamo perso un derby ma è una partita, ora dobbiamo continuare a lavorare. Quando si perde lo si fa tutti assieme. Come la sconfitta contro Gelbison, mi prendo le mie indicazioni per continuare a lavorare. Dobbiamo essere più lucidi quando arriviamo sotto porta e più attenti nella scelta del controllo palla. I tifosi? Ci avrebbero dato una mano, non è giusto che i tifosi dell’Avellino oggi siano andati a Picerno. Non c’è equità”.
PAZIENZA. Di diverso umore il tecnico dell’Audace Cerignola Michele Pazienza: “Anche tra il primo e il secondo tempo ho detto ai ragazzi se avessero avuto la percezione di vincere la partita e le loro impressioni sono state positive. Anche dopo lo svantaggio eravamo riusciti a concedere poco e il Foggia ha trovato il secondo gol nel nostro momento migliore. I ragazzi hanno avuto la capacità di riprendere la gara e di vincerla. I cambi hanno sortito l’effetto sperato ma questa squadra ha meritato tutta questa vittoria. Di fronte avevamo una squadra che sta facendo bene e questo deve dare ancora più valore a quello che abbiamo fatto. Lo spirito di gruppo mi è piaciuto molto. Questi tre punti ci fanno muovere la classifica, ci fanno aumentare la fiducia. L’errore più grave sarebbe fare pensieri diversi, non voglio frenare l’entusiasmo di nessuno ma noi abbiamo l’obiettivo di salvarci il prima possibile. Poi ogni partita verrà giocata al massimo delle disponibilità”. Poi un’impressione da allenatore: “E’ la prima volta che tornavo qui, è stato bello anche se era un peccato. Ho trovato un ambiente che mi ha fatto crescere molto”.